COMPLESSO BANDISTICO

CITTA' DI CINQUEFRONDI

 

Fondata nel 1879, il Complesso Bandistico "Città di Cinquefrondi", trae le sue radici nell'ambito della notevolissima tradizione musicale cittadina che vedeva, già nel secolo precedente, il fiorire di numerosi ed autorevoli musicisti fra i quali, il Maestro Canonico Filippo Zerbi e Domenico Manfroce, padre di Nicola Manfroce, precoce genio della musica nato a Palmi il 20 Febbraio 1792 da genitori Cinquefrondesi.
Già nei primi decenni dell'800, operava una filarmonica cittadina che otteneva in tutta la regione notevoli successi, disciolta nel 1860 a causa della morte del suo fondatore Canonico M. Carrera.
Dopo pochi anni il Maestro Raffaele Panetta avviava la fondazione della Banda cittadina che diresse fino al 1894.
Da quell'anno la direzione fu affidata al giovane maestro Carlo Creazzo, interprete ed autore tra i più prolifici della regione.
Con la direzione del Maestro Creazzo, la Banda riceve una notevole crescita artistica che la proietta per oltre un quarantennio nello scenario musicale Calabrese, come uno dei più ricchi e più maturi Complessi bandistici.
Dal dopoguerra, senza interruzioni, la Banda di Cinquefrondi, ha continuato la sua opera traendo particolare linfa con le direzioni di Leonardo, Giuseppe e Francesco Raso e di Giuseppe Zangari.
Nel 1996 si concretizza all’interno della Banda un radicale cambiamento in positivo con il preciso obbiettivo di migliorare gli aspetti organizzativi e l’approfondimento musicale.La stragrande maggioranza dei componenti convinti  di far fare alla banda un salto di qualità proposero un percorso innovativo. Dopo un approfondito dibattito che avvenne anche alla presenza del sindaco di allora Dott. Raffaele Manferoce, si delinearono due posizioni, ma alla fine tutti accettarono sottoscrivendo un documento di avviare la banda verso una nuova professionalità attraverso l’ampiamento dell’attività concertistica. Dopo pochi mesi, quando tutto sembrava trascorrere nel migliore dei modi, una sparuta minoranza di componenti, che certamente non aveva digerito la svolta, abbandonò la banda dando vita, anche con persone provenienti da altri paesi vicini ad un’altra Banda. Questo non provocò nuovi guasti, anzi, il complesso bandistico CITTA’ di CINQUEFRONDI proseguì senza sosta e con maggiore entusiasmo il suo cammino artistico. Dopo aver affidato la direzione artistica al Maestro Michele Raso che subito impresse nuovi e più efficaci stimoli, la Banda si inserì a pieno titolo tra le formazioni di maggiore spessore musicale nel panorama meridionale. Grazie alle prestazioni di 40 ottimi esecutori, fortemente motivati, tra i quali alcuni brillanti solisti di chiara musicalità, la Banda ottenne grandi e riconosciuti successi non solo in Calabria, ma anche in altre regioni. Il Complesso Bandistico da oltre 120 anni è l’unico e il diretto erede della gloriosa  tradizione musicale cittadina e nonostante altri cerchino in tutti i modi di mistificare la realtà, la sua attività si proietta nel nuovo secolo con le giuste motivazioni per continuare a dare lustro alla città e memoria ai padri musicali dei secoli precedente. 

COMPONENTI:
Direttore:  M° Michele Raso 
Clarinetti: Mileto Agostino, Romeo Salvatore, Calderone Stefano, Fiorillo Angelo, Condò Gianluca, Saletta Luigi, Ieraci Michele, Valensise Antonio, Bongiovanni Carmelo, Valensise Salvatore (piccolo la b), Papasidero Emiliano ( piccolo mi b);
Trombone Basso( in Fa): Raso Michele; 
Trombone Tenore: Lucà Massimiliano; 
Contrabbassi si b: Lucà Michele, Martino Alfredo;
Flauti: Sarleti Giuseppe, Papasidero Salvatore (Ottavino in do);
Sax Contralti: Amato Raffaele, Valensise Carmela;
Sax Tenore: Gallo Raffaele (Baritono), Candido Antonio, Longo Giuseppe;
Flic Contralti: Valensise Salvatore; Misiano Giuseppe;
Contrabbassi mi b: Iannizzi Michele;
Tamburo: Sarleti Rafaele, Carrano Andrea;
Flic. Baritoni: Candido Michele, Megna Salvatore;
Flic.Tenori: Corica Marcello, Lucà Simone;
Flic Soprano: Arruzzolo Vincenzo, Romeo Rocco;
Trombe: Macrì Francesco, Valensise Giuseppe, Lamanna Carmelo, Borgese Giuseppe;
Cassa e piatti: Agostino Antonio, Tripodi Salvatore.