Dal Quotidiano del 3 luglio 2007

 

Vallelonga. Le problematiche dei Comuni che rischiano seriamente di spopolarsi

Ecco il progetto

“Aperto per ferie”

I delegati Unpli: «Abbiamo apprezzato le bellezze del borgo»

 

 

VALLELONGA - Nella suggestiva ed elegante Piazza Monserrato è stato presentata, l'altra sera, l'edizione 2007 di “Aperto per Ferie”, il progetto realizzato dall'Unione nazionale delle Pro loco d'Italia finalizzato alla valorizzazione e al recupero di ventuno piccoli borghi italiani con meno di 2000 abitanti a rischio spopolamento. Il presidente della Pro loco di Vallelonga Attilio Greco ha fatto gli onori di casa, presentando i seguenti ospiti della serata: il presidente della Provincia di Vibo Valentia Ottavio Bruni, diversi Presidenti di Pro Loco fra cui il presidente regionale Mimmo Bloise, il presidente provinciale Franco Todaro, il vice sindaco di Vallelonga Egidio Servello, il consigliere provinciale Mangiardi, ed il presidente dell'Associazione culturale vallelonghesi nel mondo Ierullo. I delegati dell'Unpli nazionale Luca Caroselli e Gabbriele Desiderio nel presentare il progetto, hanno esordito affermando di «aver molto apprezzato le bellezze di Vallelonga, che è stato scelto fra i ventuno borghi (uno per ogni regione d'Italia) a rappresentare la Calabria per questa seconda edizione di Aperto per Ferie». Il progetto presentato a Vallelonga è stato patrocinato dall'Enit con la collaborazione dell'Unpli, del Ministero della Solidarietà Sociale, Anci, Eip, Provincia di Roma e “Trenta Ore per la Vita”. «L'idea - ha affermato Luca Caroselli - nasce dall'analisi di alcuni dati: su un totale di poco più di 8.000 comuni, ben 2.830 soffrono di un progressivo spopolamento che, se non viene in qualche modo arginato, porterà inevitabilmente all'abbandono del territorio». I delegati Unpli hanno evidenziato che le problematiche dei Comuni a rischio di spopolamento riguardano i seguenti ambiti: sociale (disagi per la popolazione anziana e mancanza di opportunità occupazionali e di aggregazione per i giovani), ambientale (degrado dell'assetto del territorio) ed economico (chiusura e/o fallimento di esercizi commerciali, perdita di posti di lavoro e depressione economica). In sintesi, il progetto dell'Unpli, per cercare di salvaguardare l'esistenza delle piccole realtà urbane ed incentivarne lo sviluppo, prevede l'individuazione, la valorizzazione e la promozione di tutte le risorse locali che possano costituire un'attrattiva turisticamente fruibile. «Il successo del progetto - hanno ribadito i delegati - sarà garantito solo da un coinvolgimento diffuso e popolare ». Come sono stati individuati e quali sono le caratteristiche dei borghi? Stabiliti i parametri

di scelta (selezione su tutto il territorio nazionale, popolazione massima 2.000 abitanti e ottimo rapporto di collaborazione fra Pro Loco e Comune) vengono esaminati le seguenti peculiarità dei borghi: alto potenziale di sviluppo turistico; esistenza di forti tradizioni popolari, prodotti tipici locali; alto valore paesaggistico, ambientale, culturale; migliore qualità della vita e proposta di una vacanza alternativa. I borghi scelti verranno in seguito monitorati e saranno oggetto di sopralluoghi effettuati per mezzo di un camper in una sorta di viaggio ideale alla scoperta dell'Italia segreta. Al termine, i dati raccolti, saranno analizzati e nascerà una guida contenete un pacchetto di itinerari turistici volti a valorizzare le attrattive di ciascun luogo. Il presidente Ottavio Bruni ha dimostrato di apprezzare molto l'iniziativa Unpli, e nel suo intervento è andato oltre ai convenevoli saluti di circostanza. «Condividiamo – ha affermato Bruni - la valenza e l'analisi del progetto per il

ruolo di propulsione allo sviluppo e quantomeno all'immagine del territorio. Ci sono Comuni a rischio di chiusura per impossibilità di pagare i servizi. Attraverso progetti che utilizzano i fondi comunitari, noi vogliamo scongiurare questi pericoli di dissesto finanziario. In una nostra Misura dei Por, denominata “Città multipla”, c'è un capitolo che riguarda proprio i borghi abbandonati oltre ai Comuni in via di spopolamento». Il consigliere provinciale Mangiardi nel dare importanza alla scelta di Vallelonga quale borgo rappresentativo della Calabria, ne ha esaltato gli aspetti ambientali ed in particolare il cuore verde della Villa comunale che «potrebbe essere un ortobotanico per gli esemplari di piante, tra cui spiccano elci e querce». Importanti sono stati anche i contributi portati dal vice sindaco di Vallelonga, dal presidente dell'Associazione vallelonghesi nel mondo e dai presidenti Unpli (regionale e provinciale). In particolare, il presidente Todaro ha voluto lanciare un appello: «Tenete presente le Pro loco! Noi siamo a disposizione per rendere più bello e fruibile il territorio». Nel congedarsi con il numeroso pubblico presente in piazza, il presidente della Pro loco di Vallelonga ha detto: «Il turismo culturale, e quindi la cultura, nel suo senso più ampio ed elevato, può spingere qualcuno a venire in questi borghi».

Francesco Lo Duca