Da Calabria Ora del 10 dicembre 2007

 

L’Unità d’Italia e il contributo dei sannicolesi

Celebrata nel corso di un convegno la figura del generale garibaldino Antonio Garcea

di Nicola Pirone

 

SAN NICOLA DA CRISSA-

Il risorgimento italiano e i suoi miti, sono stati al centro di un dibattito, promosso dal Comune di San Nicola Da Crissa, il Sistema bibliotecario vibonese in collaborazione con il comitato per la cultura della Repubblica, in occasione della celebrazione del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi(1807-2007).

L’evento, incluso nella IV settimana regionale delle biblioteche in Calabria, si è svolto sabato sera presso la biblioteca comunale Gian Giacomo Martini.

Numerosi i presenti in sala, che hanno potuto assistere al recital di inni patriottici e di arie d’opera del risorgimento, eseguiti dal soprano Francesca Larosa, dalla mezzosoprano Maria Concetta Galante, accompagnate al pianoforte dal maestro Francesco Pata ed alla lettura di testi memorialisti garibaldini a cura di Dolores Mazzeo.

A far gli onori di casa, ha aperto il dibattito l’assessore alla cultura del comune sannicolese Daniela Marchese e il Sindaco Pasquale Fera, il quale, ha voluto ricordare come anche la Calabria e in particolare San Nicola Da Crissa, hanno contribuito in maniera attiva al Risorgimento italiano, dando i natali al generale garibaldino Antonio Garcea, nato proprio nel centro delle preserre il 4 Giugno 1820, combattente al fianco di Giuseppe Garibaldi per la liberazione dell’Italia.

<<In San Nicola, oltre che avere dato i natali a Garcea, ha esordito il primo cittadino, è presente l’ampolla contenente l’aorta di Carlo Poerio, data proprio a Garcea suo amico intimo, dopo avere stretto un patto>>.

Su  Garcea e su Garibaldi, è intervenuto il docente dell’Unical Vito Teti, che ha voluto sottolineare come non solo Garibaldi, sia stato decisivo per la liberazione e l’unificazione dell’Italia, ma come abbiano contribuito notevolmente, anche uomini calabresi come Garcea.

<<Su Garcea, ha commentato l’etnoantropologo sannicolese, bisogna intensificare gli studi, anche se una persona molto ben informata era l’avvocato Tommaso Mannacio, morto qualche anno fa, che nel 1998 insieme all’Amministrazione comunale guidata da Franco Teti, promosse una manifestazione alla quale parteciparono anche i familiari del militare e il maestro Giuseppe Galati, che ha conservato fino ai giorni nostri, documenti utili per lo studio. >>

In chiusura Teti, ha ricordato la proposta avanzata alla provincia di Vibo ed al Comune di San Nicola, di realizzare una mostra sugli anni cinquanta, da svolgere nel 2009, anno in cui cade il cinquantesimo anniversario della tragedia che colpì il centro preserrese l’11 ottobre 1959 dove a causa dello scoppio di alcuni fuochi d’artificio persero la vita cinque persone.