Dal Quotidiano del 4 ottobre 2007
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Istituito un tavolo di lavoro dal quale sono scaturite proposte concrete
Obiettivo: rilanciare l’artigianato
Da San Nicola da Crissa parte la sfida per il rilancio del settore
DA SAN NICOLA DA CRISSA - “Artigianato, vecchia e nuova economia” è stato il tema del convegno al quale hanno partecipato, Pasquale Fera sindaco di San Nicola, don Domenico Muscari e Giovanni Pileggi referenti del progetto Policoro, Bruno Censore consigliere regionale, Bruno Battisti esperto di artigianato, Carmensissi Malferà presidente di ArtigianFamiglia e Vito Teti docente all'Unical. Il tema della discussione, moderata
da Salvatore Berlingieri, ha offerto diversi spunti programmatici che diventeranno presto realtà come l'istituzione di due corsi sulla lavorazione della ceramica e del vimini e la
realizzazione di un marchio identificativo per la produzione artigianale di San Nicola da Crissa. Il sindaco Pasquale Fera, nel suo intervento, ha ricordato come, «grazie alla sinergia
instaurata tra l'amministrazione comunale e Artigianfamiglia, si è dato inizio ad un progetto di recupero di quegli antichi mestieri, quasi in via di estinzione, che potrebbero dare occupazione a diversi giovani. Nei nostri territori non possiamo pensare alla grande industria ma dobbiamo guardare alle peculiarità che costituiscono la nostra ricchezza. “Riscoprendo
si cresce”, ha aggiunto, non è uno slogan ma racchiude un impegno forte da parte dell'amministrazione per creare opportunità di lavoro per i nostri giovani». E sempre a proposito di giovani il parroco don Domenico Muscari e l'animatore di comunità Giovanni
Pileggi hanno evidenziato l'esperienza del progetto Policoro avviato nelle diocesi grazie ad una idea della Cei. «Il progetto, hanno affermato, è vicino ai giovani per dare una risposta alla
piaga della disoccupazione. Attraverso il motto Giovani-vangelo-lavoro si vuole rimarcare il concetto che il futuro della nostra regione passa da qui». Bruno Battisti, esperto di artigianato, ha illustrato le opportunità di sviluppo offerte dai programmi comunitari per il rilancio del territorio. «La produzione artigianale, ha affermato, deve poter contare su un progetto
sinergico di promozione che ne esalta le qualità. L'idea avviata dal sindaco insieme ad ArtigianFamiglia, ha affermato Battisti, va nella direzione tanto auspicata di creare sinergia tra
gli artigiani e i rappresentanti istituzionali per dare vita ad un progetto per l'attuazione di quegli obiettivi che da soli rischiano di naufragare». Il consigliere regionale Bruno Censore ha parlato di una «idea positiva, avviata a San Nicola, grazie alla quale possiamo veramente
ipotizzare che la Calabria può farcela. La manifestazione di questa sera vuole mettere in risalto una Calabria silenziosa che produce. L'artigianato, ha aggiunto, è un elemento di attrazione del territorio e per questo è necessario dare priorità ai finanziamenti che esaltano
la produzione locale. L'Artigianato, ha concluso, può risorgere se tutti insieme avviamo una seria concertazione. L'esperienza di San Nicola da Crissa deve essere esportata in altre parti perché è proprio dal confronto tra politici e artigiani che possono nascere idee innovative
per il rilancio del settore». Carmenisissi Malferà, presidente di ArtigianFamiglia, nel suo intervento, ha ringraziato il sindaco Pasquale Fera per la sensibilità dimostrata e per la voglia
di valorizzare una produzione che può rendere veramente ricco il Vibonese. Soffermandosi poi sulle iniziative di ArtigianFamiglia ha ricordato l'impegno assunto, attraverso una lettera
indirizzata ai presidenti dei gruppi parlamentari, per istituire l'indennità di malattia e gli assegni familiari per gli artigiani. Un impegno forte che ha subito trovato una sponda politica nel sindaco Pasquale Fera che ha promesso di interessare l'associazione nazionale dei comuni d'Italia. Soddisfatta per questo rinnovato impegno, Malferà, ha concluso evidenziando come «questa sera, da San Nicola da Crissa, parte una nuova sfida per il rilancio della produzione artigianale calabrese e per dare dignità ad un lavoro che, da solo, rappresenta il 33% dell'economia nazionale». Le conclusione del convegno sono state affidate al docente universitario Vito Teti il quale, nella sua magistrale relazione, ha parlato di come «l'artigianato appartiene ad una civiltà contadina. Si inserisce in quella tradizione millenaria che mette al centro dell'interesse l'anima. Rivalutare questo settore, ha aggiunto Teti, significa contribuire ad arrestare quei processi erosivi che hanno spinto le persone ad emigrare. Guardare
all'artigianato, conoscerlo, recuperarlo e valorizzarlo significa guardare ad una tradizione e ad una identità che riscopre un nuovo sapere. Questa sera, ha concluso, abbiamo assistito ad un inno alla bellezza. Alla bellezza dei luoghi e della loro memoria. Riscoprendo tutto ciò ci aiuta davvero a crescere».
r. v.