dal Corriere Canadese del 16/10/2008


La liberale batte il neodemocratico Manfrini e il conservatore Nguyen

Di SIMONA GIACOBBI

TORONTO - Nessuna sorpresa nella circoscrizione di York West. Riconfermata con il 59.4 per cento dei voti Judy Sgro. Contro l’ex ministro dell’amministrazione di Paul Martin si erano candidati il neodemocratico italocanadese Giulio Manfrini che ha ottenuto 5.365 voti, il conservatore Kevin Nguyen (4.787 voti) e il verde Frank Capra (1.502 voti).
«Ringrazio gli elettori che mi hanno votato per la quinta volta - ha commentato a caldo la liberale dopo la vittoria con un totale di 17.026 voti - È stato un momento molto intenso e travolgente scoprire che i miei meravigliosi elettori mi amano come io amo loro. Mi hanno trasmesso tutto il loro appoggio e ne sarò eternamente grata. Come sono grata a tutti i trecento volontari che mi hanno seguito in questa dura campagna. Come in tutte le corse elettorali abbiamo lavorato molto. Farò tutto quello che mi è possibile perché le loro voci continuino ad essere ascoltate. Insomma, lavorerò come ho sempre fatto finora, da quando sono stata eletta. Mi concentrerò in particolare sui problemi che riguardano le persone anziane e sulle sfide che devono affrontare ogni giorno. Voglio garantire loro più tutela per cercare di rendere la loro vita migliore».
Tra le priorità della neoeletta, anche i giovani e il problema della disoccupazione. E quindi una promessa: più posti di lavoro. «In cantiere, un nuovo ospedale e, speriamo, un centro di ricerca medica alla York University che potrà offrire più opportunità e spianare la strada a giovani che vogliono diventare medici e infermieri».
Al party in suo onore, Judy Sgro, eletta nel 2006 con 19.905 voti, non poteva sapere ancora della riconferma di Harper e si è astenuta da ogni tipo di previsione.
Ma la sfiducia nel conservatore in particolare per quanto riguarda la crisi economica che sta mettendo in ginocchio il mondo intero si percepiva fin dall’inizio: «Sento che i liberali potrebbero fare tanto per trovare una soluzione al problema. Al contrario, non ho per niente fiducia nell’agenda di Harper. È una persona che non sa stare a contatto con la gente e non è in grado di sostenere questa grande sfida».