Dal Quotidiano del 30 maggio 2008
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San Nicola da Crissa. La donna deceduta lunedì scorso in un incidente stradale
L’ultimo saluto a Vittoria Martino
Tanta gente commossa ai funerali dell’insegnante 50enne
di G. Battista Galati
SAN NICOLA DA CRISSA - Mercoledì scorso alle 16,30 nella chiesetta del S.S. Rosario, stracolma di gente è stato dato l'ultimo saluto a Vittoria Martino, vittima di un tragico incidente stradale avvenuto mattina di lunedì mentre faceva ritorno dalla vicina Vibo. Lascia affranti dal dolore il marito Giuseppe Pileggi con i due giovani figli Raffaele e Nicola, la madre Maria Teresa e i fratelli Francesco e Maria. Una famiglia sfortunata. Affiorano nei ricordi della madre i numerosi lutti che l'hanno fatta soffrire fin da giovane, come una maledizione, inesorabile e perseguitatrice che ha voluto segnare la sua vita per sempre. Nel 1949 Maria Teresa perde il suo primogenito a pochi mesi dalla nascita, nel 1959 nel tragico scoppio di un fuoco d'artificio perdono la vita due suoi giovani cugini poco più che ventenni, nel 1962 la prematura scomparsa del cognato GiovanBattista. Un altro cognato che vestiva il saio, Padre Ludovico, perse la vita prematuramente, nel 1984 muore all'età di 33 anni il figlio Nicola e nel 1985 perde il marito appena rientrato dall'america dove era emigrato. Ma la fede nel Signore per Maria Teresa è stata e sarà più forte dell'immenso dolore. Gesù risorto gli ha dato la forza per andare avanti, una donna forte piena di fede che nel Signore ha trovato il giusto rifugio.
Nell'omelia il parroco ha detto: «Nonostante tutto il dolore, ha colpito la compostezza e la dignità di questa donna e dei familiari». L'intera comunità già nelle prime ore aveva pianto per la prematura e tragica scomparsa, con un viavai di parenti, conoscenti e amici a casa dei familiari della vittima. Con apposita ordinanza il sindaco Pasquale Fera ha voluto manifestare il cordoglio di tutta la comunità proclamando il lutto cittadino. La piccola e suggestiva chiesetta dedicata alla madonna del Rosario, alla quale Vittoria era molto devota, l'ha accolta per l'ultima volta, non riuscendo a contenere le tante persone che si sono presentate in silenzio per starle vicino e darle l'ultimo saluto. La tragica notizia è giunta quasi immediatamente anche alle comunità di emigrati sannicolesi sparsi per il mondo, tramite i noti siti “www.sscrocifisso.vv.it” e “www.sannicoladacrissa.com” ed è attraverso il forum di quest'ultimo sito che gli emigrati hanno fatto pervenire ai familiari numerosi e commoventi messaggi di cordoglio. Era visibilmente commosso il parroco don Domenico Muscari, durante la celebrazione della messa, concelebrata da don Peppino Fiorillo parroco del duomo di San Leoluca e don Salvatore Minniti già parroco di San Nicola. A salutare Vittoria c'erano tutti, oltre a familiari e parenti, erano presenti anche i suoi alunni con i rispettivi genitori, i colleghi di lavoro del marito, gli insegnanti e tutto il personale della scuola elementare “A. Tedeschi” di Serra San Bruno dove Vittoria faceva con passione l'insegnante. Anche il gruppo della Cri di cui il figlio Nicola è giovane “pioniere” si è stretto intorno alla famiglia e ha partecipato in forma ufficiale con un picchetto d'onore. Nella lunga omelia don Domenico Muscari ricordando Vittoria si è soffermato sull'indescrivibile dolore dei familiari, un dolore personale che solo loro possono provare e che nessuna parola di circostanza può lenire. «Perchè solo la gioia del ricordo e la fede in Cristo Risorto può alleviare le sofferenze terrene». Ha quindi citato alcuni passi delle sacre scritture soffermandosi sull'episodio di Pietro e Giovanni che dinnanzi a un'uomo che chiedeva l'elemosina gli rispondono “non ti possiamo dare nè argento nè oro ma l'unica cosa che abbiamo: il Cristo Risorto, la fede in Lui”, e da questo episodio ha preso spunto per soffermarsi sulla tragedia umana, spiegando come anche dal dolore e dalla sofferenza si può trovare la gioia e la forza di ripartire, con l'aiuto della fede in Cristo. Ha poi esortato i familiari di Vittoria a vivere la loro vita intensamente anche per lei, con gioia e nel suo ricordo. Gli alunni di Vittoria dato l'ultimo saluto ricordandola con la lettura dall'altare di alcuni brevi pensieri, deponendo una rosa bianca ciascuno, sul feretro. Una sua collega ha poi l’ha ricordato con affetto soprattutto per la sua umiltà e il suo impegno educativo. Quindi l'ultimo, silenzioso viaggio verso il riposo eterno.