Da Calabria Ora del 20 aprile 2008

 

 

San Nicola, l’ambulanza fa ritorno in paese

Svelato il giallo della scomparsa. Il mezzo è stato reso più funzionale alle esigenze

di Nicola Pirone

SAN NICOLA DA CRISSA

L’ambulanza donata al Comune da Giovannarosa e Emilio Perri, è ritornata al paese. Era scomparsa, infatti, subito dopo la cerimonia di consegna, una circostanza per la quale più di qualcuno aveva accusato il sindaco, Pasquale Fera, di gravi responsabilità. In realtà il mezzo di soccorso è stato reso più funzionale alle esigenze. Infatti la nuova ambulanza, giunta ieri mattina, è provvista di tutti gli attrezzi necessari per un primo intervento e anche per la rianimazione, con defibrillatori, barelle e sei posti a sedere. Erano diversi anni, che i cittadini necessitavano di un mezzo di soccorso, su cui potere fare affidamento avendolo a propria disposizione ventiquattro ore su ventiquattro, dato che il presidio ospedaliere più vicino, quello di Serra San Bruno è distante una ventina di chilometri dal centro abitato. La mancanza sul posto del mezzo tra l’altro aveva dato il “la” ad una serie di critiche all’indirizzo del sindaco e dell’Amministrazione Comunale, accusati di avere <<intascato>> i quattordicimila euro d’anticipo per l’acquisto. Accuse smentite poi dai fatti. Sull’avvenuta consegna della nuova autoambulanza è intervenuto il primo cittadino Pasquale Fera, che oggi si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa: <<i fatti ci hanno dato ragione, grazie all’intervento della trasmissione “Chi l’ha visto” evocato da alcuni miei concittadini, siamo riusciti a ritrovare il mezzo, in più sono ricomparsi quei famosi quattordicimila euro che dicevano di essere finite nelle tasche del sottoscritto o di qualche amministratore>>. A parte questa parentesi sarcastica Fera ha voluto ricordare come questo mezzo sia molto importante per la comunità: << Oggi quel sogno è diventato realtà, grazie a Giovannarosa Perri ed al fratello Emilio, abbiamo il dovere di custodirla nel migliore dei modi, perché è un bene indispensabile>>. Successivamente, il mezzo è stato consegnato con tanto di atto scritto alla Croce rossa, che in San Nicola ha un nutrito gruppo di volontari.

 

 

Da Il Quotidiano del 23 aprile 2008

 

San Nicola da Crissa

L’ambulanza in piazza Scoppia la polemica

di G. Battista Galati

SAN NICOLA DA CRISSA – Dopo circa cinque mesi è ricomparsa in piazza l’autoambulanza donata al Comune di San Nicola da Crissa dal generoso Emilio Perri in memoria della sorella Giovannarosa.

Su questa vicenda questo giornale ha riferito nell’edizione del 2 marzo scorso. Continuiamo ad informare i lettori che hanno manifestato notevole interesse e curiosità sulla vicenda, dicendo subito che “questa festeggiata” in piazza sabato 19 aprile non è la stessa ambulanza che era stata presentata in pompa magna e benedetta dal parroco del paese, come qualcuno vorrebbe far credere.

Quanto andiamo affermando non sono illazioni, ma una constatazione di chi fa il proprio mestiere liberamente.

La delibera, molto stringata, con la quale il Comune ha accettato la donazione è la n. 21 del 26 marzo 2008, alla quale è allegato un solo preventivo della ditta fornitrice Medka 2000 di Vibo Valentia Marina, per un importo di euro 71.280,00 con un tempo di consegna minimo di cinque mesi dall’ordinazione.

Alla luce di questi dati, la discussa inaugurazione del 27 novembre 2007 a molti è sembrata ancora di più una manifestazione d’immagine alquanto gratuita e poco rispettosa dell’intelligenza del cittadino. Non è stato mai affermato o insinuato che la vicenda sia legata a ruberie o interessi privati, come si evince da un resoconto apparso su un quotidiano locale il 20 aprile.

Pertanto, non è il caso che il sindaco si senta vittima, semmai frettoloso e poco trasparente.

Comunque, anche nella circostanza di sabato scorso non sono mancati i festeggiamenti in piazza, è mancato invece il parroco e le autorità oltre che la gente.

E’ stata come suol dirsi una manifestazione per pochi intimi. I cittadini si augurano che la benedizione questa volta avvenga in cielo, con tutto il rispetto del parroco che ha compiuto il suo dovere.