Da Calabria Ora del 5 marzo 2008

 

San Nicola, termina l’attesa

Dopo il restauro la statua del Cristo ritorna in chiesa

di Nicola Pirone

L’appuntamento è fissato per domenica 16 marzo, un giorno storico per San Nicola da Crissa che potrà ritornare ad ammirare la statua lignea settecentesca raffigurante il Cristo sofferente schiodato dalla croce e sorretto dagli angeli. Nei giorni scorsi, infatti, è stato ultimato il restauro della statua, resosi necessario per contrastare l’opera dei tarli. I lavori, iniziati lo scorso mese di dicembre, sono stati completati dalla ditta Daniela Del Francia di Roma, chiamata a ridonare la luce di un tempo al complesso monumentale del Crocifisso, realizzato nel 1700 per volere dell’allora priore Vito Antonio Galloro “de Rocco”, e divenuto simbolo dell’omonima confraternita nata nel 1669. Una statua a cui tutti i sannicolesi sono devoti, ma che in questi ultimi anni era stata danneggiata dai tarli, al punto tale da non poter essere portata in processione nel giorno della ricorrenza che ogni anno si celebra nel mese di agosto. È la prima volta che il simulacro viene completamente restaurato. Intorno agli anni venti venne lucidato il corpo del Cristo e cambiata la croce, ma le altri parti rimasero invariate. Così, finalmente, domenica 16 marzo, la statua farà ritorno nella nicchia (anch’essa riportata ai fasti di un tempo) di proprietà della confraternita del Santissimo Crocifisso, realizzata intorno al 1682-1720 e posta sull’altare maggiore della chiesa parrocchiale, a sua volta oggetto di numerosi interventi. Dall’inizio del Novecento, infatti, diverse sono state le modifiche apportate al colonnato, inizialmente decorato con delle foglie dorate, poi rossastre e dopo ancora violacee. Oggi si è scelto di ripristinare i colori di un tempo e di installare delle luci a fibra ottica nella stessa teca. Gli interventi sono stati attuati grazie alla collaborazione di tutti i fedeli. Il prossimo obiettivo che la confraternita si è posto è quello di riuscire a reperire gli altri angioletti che contornavano la scultura per poterli esporre almeno durante la messa del venerdì precedente la festa del mese di agosto.