Da Calabria Ora del 10 settembre 2008
Viaggio nei riti della settimana santa
Studiosi ed esperti incantati dalle celebrazioni della congrega del Crocifisso
di Nicola Pirone
SAN NICOLA DA CRISSA- La passione di Cristo e i riti della Settimana santa nei diversi paesi europei è stata al centro del ventiduesimo incontro organizzato dalla Provincia di Vibo e dall’assessore alla Cultura Vito Teti con la partecipazione della Regione, dell’Università della Calabria, del Consiglio d’Europa e del Sistema bibliotecario vibonese. Un appuntamento che ha visto la presenza di numerosi studiosi europei facenti parte della rete Fer-Eurethno. Dopo la parte convegnistica, svoltosi nell’agriturismo “La Melia” di Vallelonga, gli studiosi sono stati guidati in percorsi culturali durante i quali hanno potuto prendere contezza di come anche nel Vibonese l’attività religiosa sia uno dei momenti più importanti della vita quotidiana. Nel pomeriggio di domenica sono giunti a San Nicola da Crissa dove, da secoli ormai, si svolge uno dei riti più commoventi della Settimana santa grazie al lavoro portato avanti dalla confraternita del Santissimo Crocifisso, oggi guidata dal priore Domenico Galati. Ad accoglierli il parroco di San Nicola, don Domenico Muscari, che nel suo intervento ha ribadito come la vita religiosa occupi un ruolo dominante e come i riti della congrega che si svolgono ogni domenica costituiscano un momento di fede e preghiera. Dal canto suo, invece, Vito Teti si è voluto soffermare sull’importanza delle confraternite e sul ruolo da protagonista assunto nella vita sociale del paese delle Preserre. Il tutto senza dimenticare di tracciare un excursus storico, considerato che la confraternita del Crocifisso è una delle più antiche di tutta la regione con dei riti contemplati nello statuto redatto nel 1669. E se nel primo giorno si è dato spazio alla discussione e al dibattito, una volta giunti a San Nicola non poteva mancare un “assaggio” delle funzioni che si svolgono nel periodo pasquale. I presenti hanno potuto ascoltare il canto del Recordemini, che racchiude gli ultimi momenti della vita di Gesù, dal tradimento di Giuda alla deposizione nel sepolcro. Al Recordemini, hanno fatto seguito il Misere, l’Anima Cristi, il Sanctus Deus e il De profundis, cantati in lingua latina. Infine l’adorazione della croce, con i confratelli che, accompagnati dal canto dell’ “Adoramus te Christe” e di altre litanie del tempo della Quaresima, si sono inginocchiati dinnanzi al simulacro del Cristo. Il rito della “congrega”, è stato molto apprezzato dagli studiosi i quali, in conclusione di serata si sono detti soddisfatti, ringraziando la confraternita per averli fatti assistere ad una funzione che assume grande importanza per la chiesa cattolica, perché non capita tutti i giorni di assistere a delle rappresentazioni capaci di destare una commozione così profonda.