Da Calabria Ora dell’11 dicembre 2008
Il liceo scientifico Siciliani ricorda
il professor Bruno Garisto
di Nicola Pirone
Un
amico degli studenti. Il collega che ogni docente sogna di avere accanto. Era
questo in sintesi Bruno Garisto il professore di chimica scomparso quasi un anno
fa.
Un docente che amava la scuola come la sua famiglia, che considerava gli studenti come suoi figli e i colleghi come fratelli e sorelle, sempre pronto ad offrire a tutti buoni consigli. E la scuola in cui esercitava la sua professione d’insegnante, il liceo scientifico Siciliani, nei giorni scorsi lo ha voluto ricordare intitolandogli l’aula di scienze. In quel laboratorio, il professore Garisto, ha passato molti anni della sua vita. Tutti come fossero il primo giorno. Il professore Garisto era un pilastro dell’istituto, sempre attento alle problematiche scolastiche. Un grande amante della scienza, un uomo pieno di fede. La scuola era tutto, il rapporto con i colleghi e il personale ottimo. Alla cerimonia erano presenti i familiari del professore Garisto, la moglie Maria, i figli Manuela, Nicoletta e Nicola, i genitori Nicola e Angela e le sorelle Caterina, Sara e Rosanna con le proprie famiglie. L’attaccamento alla scuola del professore Garisto lo si deduce anche dalle parole del dirigente scolastico Aldo Romagnino ha ricordato come nella personalità del docente emergevano principi sani da prendere come esempio quali la lealtà, l’onestà e la socievolezza. Il professore Garisto ha regalato insegnamenti e sorrisi a tutte le generazioni passata dal liceo catanzarese. L’intitolazione dell’aula, fa si che il professore Garisto <<rimanga per sempre al suo posto>> così come ha sottolineato don Vincenzo Zocco durante la cerimonia di benedizione della targa. Toccanti le testimonianze dei colleghi che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui e degli studenti. La scuola, già un anno fa si è stretta intorno alla famiglia Garisto ed una delle figlie, Manuela ha sentito il dovere di ringraziare quanti sono stati vicini al padre ed alla famiglia nei momenti difficili, specialmente prima di lasciare la vita terrena per fare ritorno alla casa del padre.