Da Calabria Ora del 14 febbraio 2008
Applausi al Challange Calabria
In tanti scesi in strada per il passaggio dell’attesa competizione
di Nicola Pirone
SAN NICOLA DA CRISSA
Tanta
gente lungo la strada in attesa del passaggio della terza tappa del 58esimo giro
ciclistico provincia di Reggio Calabria-Challange Calabria, organizzato dall’Asd
Sportig club 1917 . San Nicola, non ospitava il passaggio di una tappa
ciclistica, dagli inizi degli anni 90’, quando si svolgeva la Corsa del sole.
Curiosi ed appassionati, si sono dati appuntamento in via Roma, già dalle 10 del
mattino, in attesa di scorgere i primi corridori o le numerose macchine
dell’organizzazione. I corridori, partiti da Chiaravalle alle 10 e 30, ha fatto
ingresso a San Nicola intorno alle 11 con i primi fuggitivi. Il gruppo, invece è
transitato con cinque minuti di ritardo, mantenendo un andatura di 37 km/h, dopo
avere percorso i primi 23 chilometri dei 168,8 previsti. Una tappa facile, la
terza e ultima, che ha visto l’arrivo a Reggio Calabria, dopo avere oltrepassato
la città di Vibo Valentia e paesi come Pizzo, Paravati e Mileto.
Molto entusiasta del passaggio della corsa nel centro delle pre-serre è l’ex corridore del team Atala negli anni sessanta ed esperto dello sport su due ruote, Rocco Montesano: <<Nella tappa di martedì, durante l’arrivo a Chiaravalle Centrale - ha esordito Montesano - c’erano tante persone, come se fosse stata una classica valevole per il Pro-Tour. Oggi qui ci siamo radunati un buon numero, anche se è un giorno lavorativo ed il periodo non certo migliore dato che siamo in pieno inverno. Mi auguro, che questo entusiasmo continui e che finalmente il ciclismo sia uno sport praticato anche dai giovani calabresi. Già seguire una tappa di un giro provinciale è emozionante, anche per me ex corridore, figuriamoci quando passa il giro d’Italia, è sempre un bel vedere, è una festa per tutti. Un peccato per l’assenza delle emittenti televisive, credo che se riprendessero e mandassero in onda molto più spesso le tappe, potrebbero fare conoscere meglio questo sport e dobbiamo solo aspettare le grandi corse a tappe o le gare inserite nel calendario del Pro-tour. I giri locali, sono stati sempre seguiti, specialmente in Lombardia, ricordo quando correvo io negli anni sessanta, che la gente ci incitava e i giornali nazionali e locali, dato che ancora le tv possedevano due soli canali, si occupavano molto più di ora di questo sport >>.