Da Calabriaora del 14 luglio 2008  www.calabriaora.it

 

 

Don Domenico Bellissimo «Uomo davvero speciale»

San Nicola, ultimate le riprese del docufilm sul sacerdote

di Maria Francesca Durante

 

Neanche il caldo di quest’assolata estate calabrese è riuscito a sopire l’amore per la cultura e il desiderio di andare alla ricerca delle proprie radici, che da sempre anima gli abitanti del piccolo ma vivace centro di San Nicola da Crissa. Tra cinema e ricordi, è infatti trascorso un altro intenso periodo, che ha visto le vie del paese animarsi di telecamere e auto d’epoca, per fermare su pellicola, immortalandola in un docufilm anni ‘60, la storia di don Domenico Bellissimo, parroco di Giffone, nel Reggino, ma originario del piccolo centro delle Serre vibonesi. Un lavoro non certo facile, quello portato avanti dall’associazione culturale “Leonida Repaci” di Palmi (già risultata vincitrice del festival cinematografico di Torino con una produzione sul poeta ermetico Franco Costabile), che ha avuto inizio nel mese di gennaio con una serie di interviste a quanti hanno avuto la fortuna di conoscere colui che viene ricordato come «il don Bosco del sud». Uomini illustri, tra cui spicca un indimenticato Sharo Gambino, ma anche semplici cittadini, chiamati a raccolta per riportare alla mente la figura e l’operato del fondatore della rivista “Alziamo le vele”, edita per la prima volta nella tipografia che lo stesso inaugurò nel paese del reggino. Una lunga preparazione per il film, culminata in tre giorni di riprese e in 10 scene, realizzate per la regia del giornalista ed ex dirigente Rai Antonio Minasi, girate nei luoghi che caratterizzarono la vita di don Bellissimo, tra San Nicola da Crissa e la suggestiva frazione di Nicastrello di Capistrano, ma ambientate - almeno alcune - nella Giffone degli anni ’60, con l’arrivo del parroco nella città reggina a bordo di una Fiat 1100/E. Piazza Crissa, chiesa del Rosario, l’oratorio Casa di Nazaret, la stessa abitazione di don Bellissimo: questi sono solo alcuni dei luoghi delle riprese, che hanno visto muoversi al proprio interno l’attore e regista Saverio La Ruina, protagonista del film, affiancato da Antonio Pileggi, Nicola Pirone, Mimmo Greco, Bruno Congiustì, Filippo e Francesco Forte, Yoan Povel Hutul e “I bambini della Cutura”. Tutti uniti per realizzare, grazie anche alla collaborazione del Comune di San Nicola da Crissa, del parroco don Domenico Muscari e di Tommaso Martino, una retrospettiva sulla vita «dell’illustre concittadino», così come l’ha definito il sindaco Pasquale Fera, dall’ordinazione sacerdotale fino alla morte, avvenuta nel 1965. «Quest’opera - ha commentato Fera – permetterà a tutti di conoscere a fondo la figura di un parroco umile, che ha dato tanto alla propria gente, e a cui noi stessi abbiamo intitolato una piazza. Di questo dobbiamo ringraziare sia Francesco Albanese, che si è impegnato nella stesura di un libro sulla sua figura, sia il regista Antonio Minasi, che ha realizzato il film avvalendosi, tra l’altro, di attori del luogo, alcuni dei quali alla loro prima esperienza». Ma chi era don Bellissimo? «Era il don Bosco del sud – ha spiegato Francesco Albanese – Aiutava i più poveri, dando conforto morale ma anche materiale ai fedeli, attraverso la tipografia da lui messa in funzione a Giffone». «Era un uomo speciale – ha aggiunto Saverio la Ruina – e interpretarlo mi ha riempito d’orgoglio». Adesso non resta che attendere il montaggio e la presentazione ufficiale dell’opera, che si prospetta, a giudicare dalle parole di Antonio Pileggi e degli interpreti coinvolti nella produzione, «un’opera di alto livello». «Questo film permetterà a tutti di conoscere la figura, a lungo marginalizzata, di don Bellissimo – ha commentato Nicola Pirone -.

E’ per questo che sulla sua riuscita non abbiamo dubbi: comunque vada sarà un successo».