Da Calabria Ora del 19 novembre 2008
Operativo da gennaio 2009
Centro studi Crissa, procede spedita l’organizzazione per l’apertura
di Nicola Pirone
SAN NICOLA DA CRISSA -Sarà operativo già dai primi mesi del 2009 il neo nato centro studi Crissa. A rivelarlo è stato il suo promotore, il docente universitario Vito Teti. Infatti, entro la fine del mese di dicembre si provvederà alla registrazione dell’atto costitutivo presso un notaio. Ad inizio anno, una volta stabiliti i requisiti necessari, si provvederà alla stesura dei progetti da realizzare attingendo ai fondi erogati dal Governo, dalla Regione e dalla Comunità Europea. «Il Centro studi - ha sottolineato il docente dell’Unical - può essere considerato come una sorta di grande archivio in cui confluiranno gli studi già condotti e quelli in fase di realizzazione sullo spopolamento, lo spostamento e l’ambiente». Del resto, lo stesso nome dato al Centro la dice lunga sull’ambizione che ha dominato l’intero progetto, «lo stesso infatti - ha sottolineato l’antropologo - fa riferimento al mito di una città mai esistita, che però racconta un senso di nostalgia per il mondo greco, facendo riferimento a vere presenze nell’antichità». La Calabria, d’altronde, e con essa San Nicola da Crissa hanno subito prepotentemente il fenomeno dell’emigrazione, basi pensare, ad esempio, che il centro delle Preserre vibonesi ha visto la propria popolazione passare dai 5000 a 1500 abitanti. «Il paese - ha proseguito Vito Teti - ha avuto una storia di forte emigrazione, ma anche una tradizione di viaggi religiosi. Il suo ambiente, collocato tra lo Ionio e il Tirreno, è un unicum da conoscere e tutelare, se si pensa che da alcuni posti sono visibili le due coste». L’ex assessore provinciale alla Cultura ha tenuto poi a precisare che «il Centro studi non ha niente di localistico, ma ha l’ambizione di caratterizzarsi come punto di riferimento a livello nazionale per lo studio sullo spopolamento delle aree interne». Oltre a Vito Teti, a promuovere questa raccolta di documenti sono stati storici, antropologi, economisti, geografi e archeologi che negli anni si sono occupati dell’abbandono delle terre, dei vari eventi sismici e delle loro conseguenze sull’ambiente. «Il centro - ha ricordato ancora il docente Unical - vedrà la presenza di gruppi di ricerca universitari, e non solo, che operano a livello nazionale». Tutto questo grazie al contributo dell’amministrazione comunale di San Nicola da Crissa guidata dal sindaco Pasquale Fera, che fra le altre cose si è impegnata a fornire i locali dove sarà possibile raccogliere ogni tipo di materiale.
La politica, del resto, avrà un ruolo fondamentale perché, per come sostenuto dall’ex assessore, potrebbe, unitamente agli altri enti pubblici e privati, cogliere tale occasione per «dare vita ad un’istituzione, stabile e non dipendente dalle amministrazioni che si succederanno, che funga da “attrazione” per i giovani studiosi e da volano di sviluppo per le zone delle Preserre.