Perchè il Sig. Muscaglione attacca così violentemente il neoassessore alla cultura Vito Teti? Non certamente per essere stato ricevuto con un'ora e mezzo di ritardo e nè certamente per aver dato udienza a degli amici politicanti. Chissà se è vero che il Sig. Muscaglione non si era recato altre volte dal Prof. Teti? Chissà che cosa è andato a chiedere e qual'è stata la risposta dell'Assessore per diffondere a mezzo stampa un'attacco così violento?

Sicuramente il Prof. Teti presto chiarirà la sua posizione e risponderà alle nostre domande. LA REDAZIONE

__________________________________________________________________________________________________

 

 

Dal Quotidiano del 3 luglio 2008

 

«Teti assessore ?

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare»

CI RISIAMO? Rimango sempre più convinto che “tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare”, e mi riferisco ai buoni propositi che il neo assessore alla Cultura dell'amministrazione provinciale di Vibo Valentia ha abbondantemente evidenziato durante la sua prima conferenza stampa tenuta qualche giorno dopo il suo insediamento. Ma, “Il buon giorno si vede dal mattino” ripeteva spesso la mia povera nonna deceduta alla veneranda età di 97 anni, ed io agli antichi detti ci credo profondamente! Ebbene, per poter parlare direttamente con il neo assessore, il nuovo che avanza, ho dovuto prenotarmi dieci giorni prima; finalmente, dopo tanta attesa arrivo puntualmente nel suo ufficio all'ora stabilita, alle 10,30, di un torrido lunedì di fine giugno: l'assessore non era presente; viene finalmente rintracciato dalla gentilissima segretaria e si presenta alle 11. Nel frattempo arrivano altre persone tra cui due suoi amici, politicanti di un paesello vicino Vibo, che mi chiedono cortesemente di dargli la precedenza solo per una stretta di mano. Gliela accordo e si accomodano nello studio del neoassessore ancora assente. Quando arriva, la segretaria molto correttamente lo avvisa che io avevo la precedenza, ma il professore Teti non mi rivolge neppure un cenno e s'intrattiene coi suoi amici. La stretta di mano dura tre quarti d'ora sino al momento in cui venutami meno la pazienza gli sottolineo che non

considero corretto questo loro comportamento e non è altresì giusto farmi perdere ulteriore tempo. Erano le ore 12! Stavo per mandare tutti a quel paese, compreso il neo assessore, ma i resti della mia educazione me lo hanno impedito. Questo è stato il mio primo drammatico impatto con chi si è assunto la grande responsabilità morale, e non solo, di far “risorgere” la cultura nella nostra provincia. Ma difficilmente mi abbatto perché le mie esperienze in merito direttamente vissute in questa sfortunata città mi inducono ancora a credere e a sperare che le potenzialità ci sarebbero tutte per abbattere le ben ramificate “sagre dei cetrioli”; e di “cetrioli” come si suol dire “simentusi” che gestiscono il nostro destino, non per meritocrazia ma perché raccomandati dalla politica, nei nostri enti pubblici e non solo – vedi anche la disastrata sanità-, c'è ne sono davvero tanti! E' ora di dire basta!!! All'assessorato provinciale alla Cultura manca l'uomo giusto? E il professore Teti, per la sua riconosciuta alta professionalità, e lo dico con convinzione, potrebbe essere la persona capace di imprimere una svolta utile al ripristino della vivibilità culturale, sempre se riuscirà a sostituire le parole ai fatti! Non sarà cosa facile, perché, ripeto, “tra il dire e il fare…”. Però staremo a vedere! Noi vigileremo perché in verità siamo stanchi di prendere abbagli e di dare fiducia a personaggi che poi si rivelano solo abili “taglianastri” e insuperabili “produttori di fumo” e di “chiacchiere”: “Vasa inania multum strepunt”, ovvero: “I vasi vuoti fanno (solo) un grande rumore!”.

Comunque, nonostante tutto, quello che più mi auguro è che l'assessorato provinciale alla Cultura non sia un bene a circuito chiuso usufruibile solo per pochi amici, dispensatori di encomi e di medaglie di cartone al merito, che lasciano il tempo che trovano, in cambio di migliaia di euro, pagati, peraltro, dall'ignara Comunità Vibonese, ma sia un punto di riferimento per tutti coloro i quali in questa realtà territoriale producono da anni cultura e non solo con il pensiero ma anche nei fatti e con grandi sacrifici!

Felice Muscaglione

presidente

dell’associazione

“Europa 3”

Vibo Valentia