Dal Quotidiano del 5 settembre 2008
Il convegno internazionale si terrà a Vallelonga, Serra e Torre di Ruggiero
“I riti della Settimana Santa”
Conferenza stampa di presentazione dell’evento
di FRANCESCO LO DUCA
«LES rites de la semaine Pascale, mort et résurrection». Il depliant del programma del convegno internazionale francofono sui riti della Settimana Santa, organizzato dall'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, è stato rigorosamente redatto in lingua francese e in lingua italiana. Il prestigioso seminario, che si svolgerà a Vallelonga, Vibo Valentia, Torre di Ruggiero e Serra San Bruno vedrà la partecipazione di numerosi studiosi che aderiscono alla Rete europea (Fer-Eurethno) di cooperazione scientifica e tecnica in Entnologia e Storiografia. La conferenza stampa di presentazione del singolare e grande evento culturale è stata tenuta, ieri nella sala della giunta dell'Amministrazione provinciale, dal presidente della Provincia, Francesco De Nisi e dall'assessore alla Cultura Vito Teti. «La rete Fer-Eurethno del Consiglio d'Europa - ha detto Vito Teti - riunisce professori e ricercatori francofoni di 19 Paesi: Albania, Germania Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Spagna, Lituania, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Giappone, Portogallo Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia». Tanti di questi studiosi saranno ospiti, da domani a Vallelonga, per relazionare e dibattere sul tema dei riti della Settimana Santa in Europa. «Gli obiettivi che
animano il grande evento - ha dichiarato Teti - sono quelli del recupero delle nostre tradizioni e di destagionalizzazione dell'offerta turistica in Calabria e nel Vibonese». L'antropologo dell'Unical ha fatto un accostamento con la Spagna, in particolare l'Andalusia, dove i riti della
Settimana Santa sono di richiamo per numerosi turisti e devoti. A tal riguardo, è stato suggerito di realizzare itinerari turistici religiosi sulla Settimana Santa da offrire ai turisti che vogliono visitare la Calabria nel periodo Pasquale, coincidente con la stagione primaverile. Anche il presidente, Francesco De Nisi ha insistito sulla «valenza, culturale, sociale e d'immagine che si offre della Provincia con questa grande iniziativa. Occorre puntare sul turismo e sulle tradizioni che caratterizzano fortemente il nostro territorio».
Il calendario degli incontri e delle manifestazioni prevede per sabato mattina, all'agriturismo La Melìa di Vallellonga, l'accoglienza dei partecipanti e l'apertura dei lavori con i saluti del sindaco, Francesco Vetrò e del presidente della Comunità montana delle Serre Calabre, Pasquale Fera. In seguito, lo stesso Vito Teti, in qualità di Direttore del Dipartimento di Filologia dell'Università della Calabria, presenterà il progetto “La settimana Santa nel Vibonese”. L'intervento atteso della mattinata di sabato dovrebbe essere quello di Jocelyne Bonnet Carbonell, dell'Università francese di Montpellier, che relazionerà sul tema della “Settimana Santa in Europa”. L'ex senatore e professore Luigi Maria Lombardi Satriani, dell'Università “La Sapienza” di Roma, presiederà ai lavori della giornata. Il convegno proseguirà nella giornata successiva, con interventi e relazioni di altri illustri studiosi e ricercatori europei che parleranno dei culti della Settimana Santa in Romania, Polonia e Serbia. Nel pomeriggio è previsto il Percorso culturale: Nicastrello, San Nicola da Crissa. Lunedì otto settembre, i partecipanti al Convegno partiranno per Torre di Ruggiero, in coincidenza con la festa della Vergine al santuario della Madonna delle Grazie, dove saranno accolti da monsignore Ciliberto, vescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, dal sindaco, Giuseppe Picaro e dai responsabili e amministratori del Santuario. Nel pomeriggio, il gruppo di studiosi ripartirà per Serra per visitare il museo della Certosa e il suggestivo luogo di Santa Maria dei Boschi.
Nel corso della conferenza stampa, Vito Teti ha spiegato che «i riti della Settimana Santa e del giorno di Pasqua segnano, in maniera abbastanza omogenea l'intero territorio calabrese e presentano una ricchezza e un'articolazione, che stupiscono anche per la grande capacità organizzativa e per il lungo impegno profuso da intere comunità, soprattutto dai giovani. Più delle feste estive, più dei tanti pellegrinaggi, più delle feste natalizie, il racconto della morte e della rinascita coinvolge e accomuna le diverse comunità, a volte sparse e frammentate, erose e dilatate, vuote o sovraffollate, della regione».