Dal Quotidiano del 21 novembre 2008
Ha 57 anni e fin dal 1975 gioca nell’Arci Crissense, formazione di Terza categoria
“Vittorejo” e una storia
tutta da raccontare
di GIOVAN BATTISTA GALATI
SAN
NICOLA DA CRISSA (VV) - E' sicuramente il più anziano giocatore di 3ª categoria,
con un fardello di 33 anni di militanza attiva tra i Dilettanti. Vittorio Teti è
nato a San Nicola da Crissa il 27 febbraio 1951 e gioca ininterrottamente dal
lontano 1975, conosce tutti i campi di calcio del circondario e tutti
nell'ambiente lo conoscono. Ancora oggi ama farsi qualche partita nel campionato
di Terza categoria con la sua Arci Crissense. Anche al paese nel periodo estivo,
in occasione della festa degli emigrati, organizza un torneo di calcio che dura
dal 1973, dove solitamente partecipano squadre del luogo, con giocatori anche
improvvisati, giovani e non. E lui riesce a coinvolgere e aggregare,
specialmente i giovani del paese, offrendo uno dei pochi svaghi salutari e
benefici al fisico e alla mente. Sul campo viene definito una roccia, anche se
piccolo di statura ed esile (non a caso lo chiamano Vittorejo),ma negli scontri
fisici diretti ha sempre avuto la meglio. Grazie alla sua lunga esperienza, ha
acquisito tecniche e metodi che gli consentono di competere con giocatori
giovani e prestanti perché gioca con i piedi e con la testa. Attivo e
instancabile, ogni anno organizza la squadra dove di fatto fa da presidente,
allenatore, capitano, ruoli che svolge con passione, competenza e
professionalità. Leale e corretto sul campo e nella vita, non nasconde il suo
amore per la squadra del cuore: la Juve, della quale è acceso tifoso e, per
dirla in gergo calcistico, strenuo difensore nelle animate discussioni tra gli
improvvisati commentatori sportivi di fine partita. Vittorio Teti non si è mai
allontanato dal suo paese al quale è molto affezionato. Nel 2006 la Figc ha
voluto onorarlo con una targa alla carriera, che di tanto in tanto esibisce con
un pizzico di orgoglio. Nella motivazione il Comitato Provinciale della F.I.G.C.
di Vibo Valentia così scrive: “A Vittorio Teti esempio di lealtà sportiva. Per i
suoi 35 anni di attività di dirigente ed atleta, volta alla promozione del
calcio”. Quest'anno la sua squadra ha pochi punti in classifica ma Teti, come
sempre, non demorde non si arrende e, con a seguito i suoi allievi ogni domenica
parte per disputare la partita, sperando in un buon risultato. Domenica scorsa
nel derby contro il Vallelonga, finito 0-0, si è dovuto accontentare di 1 punto
che si aggiunge a quello conquistato contro il Nicastrello. Ma già il pensiero è
alla prossima partita che giocherà in casa contro la Sorianese. L'Arci Crissense
non ha mai raggiunto grossi obiettivi, un solo anno ha militato in 2ª categoria,
ma per Teti importanti risultati sono stati raggiunti, è riuscito infatti in
tutti questi anni ad aggregare e valorizzare diverse generazioni di giovani con
la passione e la voglia di fare sport e divertirsi. La squadra dispone di una
rosa di giovani provetti calciatori tutti di San Nicola. Tramite il calcio, Teti
si è impegnato nel sociale, creando aggregazione all'insegna della lealtà
sportiva e della sana competizione. Con la consapevolezza di vivere il calcio
come un hobby che quantomeno tiene impegnati i giovani e li allontana da altre
strade in un ambiente e in un territorio che obbiettivamente offre ben poco.
Abbiamo chiesto a Vittorio Teti cosa lo lega al calcio e ai giovani, con la
semplicità di sempre ha affermato: «Ho sempre avuto una passione per questo
sport, che continuo ad avere, fin da giovanissimo. Oltre che organizzare mi è
sempre piaciuto giocare a calcio. Essere a contatto con i ragazzi inoltre mi fa
sentire utile oltre che giovane. Tutto questo per me è motivo di gratificazione
a prescindere dai risultati». L'impegno di Teti non si limita solo ad
organizzare la squadra di calcio di 3ª categoria e il torneo estivo, ma
recentemente ha costituito un numeroso gruppo che lancerà nella categoria
Pulcini ed Esordienti. Insomma, una vita dedicata al calcio e con le scarpe che
ancora dovranno attendere per essere appese al chiodo.