Dal Quotidiano del 25 settembre 2008

 

 

Vibo. Consegnato il mandato al Presidente De Nisi

Silipo e Teti si dimettono

da assessori della Provincia

VIBO VALENTIA –Con due lettere fatte pervenire al presidente della Provincia Francesco De Nisi, Vito Teti e Damiano Silipo, rispettivamente assessori alla Cultura e alle Politiche Comunitarie, hanno rimesso il proprio mandato nelle mani del capo dell’esecutivo provinciale che, trovandosi ieri fuori regione, soltanto nella giornata odierna deciderà se ratificare o respingere le dimissioni.

Con due missive piene di amarezza e dispiacere, nelle quali emerge anche un velo di delusione, i due professori universitari gettano la spugna, dicendo basta “alle continue voci” e alle “esplicite richieste”, che giungono da più parti “per mettere fine all’esperienza della giunta tecnica”, voluta peraltro dallo stesso De Nisi a maggio scorso quando la maggioranza consiliare si mostrò incapace di giungere ad una soluzione condivisa per il varo dell’esecutivo provinciale.

Per Teti e Silipo l’essere considerati degli “intrusi” risulta un fardello troppo pesante da sopportare. Da qui, dunque, la scelta dei due docenti universitari, “prestati” alla politica, di rimettere entrambi il proprio mandato nelle mani del Presidente della Provincia.

A lui, adesso, il compito “di trarre, liberamente, le conseguenze di questa scelta, meditata, ponderata, anche sofferta. Comunque -scrive Teti nella sua lettera indirizzata a De Nisi- vada e comunque tu decida, sento il dovere di ringraziarti per la stima e la fiducia che hai avuto nei miei confronti e anche per il sostegno che hai dato alla mia azione amministrativa. Mi auguro che tu possa collocarti alla testa di un movimento di cambiamento, che segni una vera “novità” rispetto al passato per affrontare i gravi problemi della gente, per alimentare in provincia la fiducia e la speranza che sono “apparse” come un “lumicino” con la tua scelta di fare una giunta tecnica. Lungo questi percorsi, da postazioni diverse, con nuovi ruoli, spero –conclude Teti- si possano ricreare le condizioni per continuare a collaborare, a dialogare, a costruire per il bene e nell’interesse di questa terra”.