Dal Quotidiano del 26 febbraio 2008
Soriano. La rivista diretta da Tonino Ceravolo ed edita dalla Rubbettino
La “Rogerius” compie dieci anni
La pubblicazione divenuta un punto d’incontro culturale
SORIANO –
Dieci anni ed è già adulta. Si tratta di “Rogerius”, rivista il cui titolo
richiama il nome del giovane re normanno posto a corona della moneta il
“Follaro”battuto nella zecca di Mileto, che si pubblica in due fascicoli
semestrali a cura dell’Istituto della Biblioteca Calabrese di Soriano. Tutta
calabrese nei contenuti, la rivista diretta da Tonino Ceravolo, edita per i tipi
della Rubettino, è nata nel 1998, imponendosi via via come la più importante
della stampa periodica calabrese di un certo livello.
Un traguardo quasi scontato, in quanto <<Rogerius – fa notare Nicola Provenzano, presidente del consiglio d’amministrazione, nonché direttore dell’istituto – è nato non come operazione commerciale, ma come un punto d’incontro, dove gli studiosi di “cose calabresi” hanno la possibilità di rendere conto e scambiarsi i frutti delle loro ricerche e di conoscere novità bibliografiche. Ma Rogerius è nato pure – aggiunge – per far conoscere e promuovere l’immagine della Biblioteca Calabrese, ogni giorno più grande, dati i suoi 30mila volumi, ogni giorno più utile, riconosciuta ormai struttura di eccellenza da quelli che sono interessati alla nostra cultura regionale>>. Il “segreto” di cotanto successo della rivista è anche riscontrabile nell’essere “aperta a tutti”. Vi trovano infatti spazio gli elaborati del cattedratico insigne, dello studioso di chiara fama, ma anche del ricercatore paziente e documentato, nonché dei giovani che si muovono con sicurezza, passione ed entusiasmo nel campo degli studi che riguardano questa terra di Calabria. Rogerius (abbonarsi costa davvero poco: soltanto dodici euro) si offre ai lettori come fonte di ricerca agile, pratica, comoda; soprattutto con puntualità. Non dimentica, poi, i calabresi, ovunque essi siano. <<Rogerius – osserva ancora Provenzano nell’editoriale del n. 2 di luglio/dicembre 2007 -, ponte fra la terra d’origine ed i calabresi della diaspora , quelli che vivono lontani, nelle altri parti d’Italia e dell’Europa e ancora in Canada, negli Stati Uniti, in Brasile e in Argentina e in Australia e che attendono con impazienza affettuosa il suo arrivo>>. La rivista è inoltre impreziosita dalla rubrica “Arrivi rari e preziosi”, che a detta di molti lettori ne focalizza attenzione e interesse.
In salute, infine, è anche lo status finanziario. L’esercizio finanziario dell’anno 2007 si è concluso infatti con “un avanzo di amministrazione. Ciò è stato reso possibile in quanto, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto, “i componenti gli organi dell’Associazione non ricevono alcun compenso in dipendenza della loro carica”. L’avanzo di amministrazione è stato tutto, pertanto, destinato all’accrescimento del patrimonio bibliografico. Qui, nell’Istituto della Biblioteca Calabrese, la cultura non è una cenerentola. Per fortuna.
Nando Scarmozzino