2 febbraio 2008
La Candelora
Durante il rito della Candelora la Cattedra della Confraternita del SS. Rosario ha nominato tre priori onorari,
Galloro Michele, Cosentino Giuseppe e Martino Antonio
Da Calabria Ora del 1febbraio 2008
Ritorna l'atteso rito della “Candelora”
di Nicola Pirone
SAN NICOLA DA CRISSA
Il piccolo centro delle pre serre, si prepara al tradizionale rito della Candelora, che si svolgerà sabato 2 febbraio. La Candelora, ricorda il rito di purificazione che la Vergine Maria seguì dopo aver dato alla luce Gesù Cristo, in conformità con la legge mosaica. Nel Levitino, infatti, è prescritto che ogni madre, che avesse dato alla luce un figlio maschio, sarebbe stata considerata impura per sette giorni, e che per altri trentatré non avrebbe dovuto partecipare a qualsiasi forma di culto. La commemorazione del rituale di purificazione, effettuato da Maria Vergine, dal Vicino Oriente passò a Roma, e, già dal VIII secolo dc, la festa aveva raggiunto una solennità imponente. A Roma, nel Medioevo, si compiva una lunghissima processione che partiva da Sant'Adriano e attraversava i fori di Nerva e di Traiano, attraverso il colle Esquilino, per raggiungere infine la basilica di Santa Maria Maggiore. In tempi più recenti, la processione si accorciò, svolgendosi intorno alla Basilica di San Pietro. In quell'occasione, all'interno della Basilica, sull'altare venivano poste delle candele, con un fiocco di seta rosso e argento, e con lo stemma papale. Erano scelte tre di queste e la più piccola era consegnata al Papa, mentre le altre due andavano al diacono e al suddiacono ufficiali. Una volta benedetti i ceri, il Papa consegnava la sua candela al cameriere segreto, insieme con il paramano di seta bianca, che gli era servito per proteggersi le mani dalla cera calda, e passava alla benedizione dei ceri. In molte regioni italiane la Candelora viene ancora oggi rievocata attraverso la messa in scena della Madonna con Gesù e San Simeone. Oggi, la Candelora segna per lo più, la fine dell'inverno. Un celebre proverbio, recentemente ricordato da Papa Giovanni Paolo II, recita "Candelora dell'inverno semo fora", ossia all'arrivo della Candelora l'inverno è finito. Il proverbio però continua "Ma se piove e tira vento, dell'inverno semo dentro", ossia se il 2 febbraio il tempo è brutto, l'inverno durerà un altro mese almeno. In questo senso la Candelora è anche legata ad alcune feste di origine agreste, in molti Paesi europei, infatti, si cucinano piatti specifici, che vengono offerti alla natura o alle fate, come in Francia. Questa tradizione, a San Nicola da Crissa, si svolge ogni anno, da oltre due secoli, con un triduo di preparazione precedente il giorno della “Presentazione” e la processione con le statue della Madonna con il bambino e San Giuseppe, che dalla chiesa del Rosario, saranno accompagnate dai fedeli e dai confratelli della confraternita del Santissimo Rosario oggi guidata dal priore Tommaso Martino, fino alla chiesa Parrocchiale. Le celebrazioni eucaristiche, saranno officiate dal parroco di San Nicola don Domenico Muscari e dal parroco di Arena don Pasquale Rosano.