Da Calabria Ora del 2 agosto 2009
Studiosi a raccolta per indagare il fenomeno spopolamento
San Nicola, nasce il centro “Crissa”
di Nicola Pirone
SAN NICOLA DA CRISSA- Seminari e convegni sullo spopolamento, con un occhio di riguardo su ambiente e culture popolari per salvaguardare beni di elevata importanza. Nasce così, ufficialmente il “Centro studi Crissa”, presentato nei giorni scorsi alla biblioteca comunale “Gian Giacomo Martini”da Vito Teti, antropologo Unical, che in collaborazione con i soci fondatori Tonino Ceravolo, Francesco Cuteri, Domenico Scuglia, Emanuela Guidoboni, Graziano Ferrero, Maria Teresa Iannelli, Alfonsina Bellio, Fulvio Librandi e Nino Zumbo ha deciso di creare questa nuova associazione (che, tra l’altro sarà dotata di una biblioteca contenente 50mila volumi) con l’obiettivo di valorizzare l’intero territorio. Tra le altre finalità di “Crissa”, anche quello di divulgare e rendere facilmente accessibili dati e risultati delle ricerche, attraverso pubblicazioni, conferenze, incontri fra studiosi nazionali e internazionali. <<Il centro studi- ha esordito Teti- affronterà molte tematiche. Di sicuro non guarderà solo la Calabria, ma tutto il resto d’Italia. Abbiamo deciso d’ includere anche l’ambiente,perché è un fattore fondamentale. Il nome Crissa è appropriato, non c’entra niente con il mio paese d’origine-ha poi tenuto a precisare- è solo il nome di un antica città greca. Un grande contributo, per potere mandare avanti gli studi, lo possono dare le istituzioni e le associazioni presenti sul territorio. Questa è un associazione libera, aperta a tutti. Un gruppo di lavoro, di studiosi che hanno messo insieme delle idee che vanno sfruttate. Speriamo-ha concluso il docente Unical- sia stata la scelta giusta portare la sede nel piccolo centro delle Preserre>>. La sede del centro Crissa sarà a San Nicola, dove l’amministrazione comunale ha messo a disposizione i locali e per questo, oltre a Vito Teti, presidente provvisorio, nel direttivo è entrato a fare parte anche il sindaco Pasquale Fera. <<Come cittadino di San Nicola-ha sottolineato- mi sento orgoglioso di questa iniziativa. Oggi è un giorno speciale. Se l’amministrazione comunale ha voluto essere presente, vuol dire che crediamo fortemente in questo progetto. Ringrazio gli studiosi che hanno deciso di partecipare e faremo in modo che si possa andare avanti>>. Alla manifestazione, tra gli altri erano presenti anche il dottor Nino Zumbo esperto in progettazione economica ed Emanuela Guisboni dell’Istituto nazionale di geofisica.
Dal Quotidiano del 5 agosto 2009
San Nicola da Crissa. Si tratta di un centro studi che si occuperà di approfondimenti e ricerche
Presentata l’associazione “Crissa”
Vito Teti ha illustrato ai presenti contenuti e obiettivi dell’associazione
di GIOVAN BATTISTA GALATI
SAN NICOLA DA CRISSA - Era stata annunciata già da diversi mesi la costituzione dell’associazione “Crissa - Centro Ricerche Iniziative Spopolamenti Spostamenti e Ambiente”, fortemente voluta da un gruppo di studiosi e ricercatori. La presentazione del nuovo sodalizio si è tenuta negli scorsi giorni quando, infatti, il gruppo costituito da Vito Teti, docente presso l’Unical di Cosenza, Francesco Cuteri, archeologo, Nino Zumbo, esperto in progettazioni economiche, Tonino Ceravolo e Alfonsina Bellio, storica e antropologa ed Emanuela Guidoboni, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, alla presenza del primo cittadino Pasquale Fera, ha tenuto a battesimo, nei locali del centro civico polifunzionale di San Nicola da Crissa, la nascita dell’associazione, regolarmente costituita solo in questi giorni ma sulla quale il gruppo di studiosi ed esperti lavorava già da parecchi mesi. Tra i fondatori, assenti alla presentazione per impegni personali sopraggiunti, figurano anche il ricercatore Graziano Ferraro anch’egli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Silvana Iannelli, archeologa della Sovrintendenza Archeologica della Calabria e Fulvio Librandi, storico e antropologo. L'associazione, il cui nome “Crissa” è stato tratto prendendo spunto dall'inesistente città magno-greca ma che vive tra mito e leggenda nella memoria collettiva, coinvolge storici, studiosi e ricercatori che a vario titolo si sono occupati di abbandoni, spopolamenti, emigrazioni, viaggi ma anche di ambiente e storia del paesaggio interessando i vari campi dell'archeologia, dell'antropologia e della geofisica. Vito Teti, dopo aver puntualizzato che l’associazione pur avendo scelto come sede un piccolo centro delle zone interne come San Nicola per indubbi elementi di affettività, ha il suo raggio di studio altrove, infatti si prefigge lo scopo di interloquire con il mondo della politica e delle istituzioni in un ambito molto più vasto, promuovendo dibattiti, conferenze, scambi culturali ed esperienze con altri movimenti e associazioni, italiani e stranieri, enti e istituzioni pubbliche e private.
«L’associazione, che per statuto non ha scopi di lucro - ha spiegato ai presenti Teti – sarà aperta a tutti, chiunque può avanzare proposte, suggerimenti o proporre idee e progetti». Creare un archivio documentale della memoria e dell’abbandono e una grande biblioteca, unici del suo genere, dove raccogliere, catalogare, custodire, tutto ciò che riguarda anche la civiltà contadina e rurale, per recuperare e valorizzare informazioni e dati scritti e orali è uno dei tanti obbiettivi dell’associazione. Altra finalità del centro studi Crissa è quella di promuovere studi e ricerche in ambito antropologico, sociologico, economico e letterario su tematiche inerenti il problema dello spopolamento e del ripopolamento, dell'emigrazione e dell'immigrazione, del viaggio e degli spostamenti, ma anche di storia del paesaggio e dell'ambiente con l'ambizione di “sollecitare l'interesse dei cittadini e dei soggetti istituzionali per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni paesaggistici e ambientali e culturali, con forti ricadute economiche e sociali. E' anche prevista la diffusione delle ricerche e degli studi dell'associazione attraverso propri siti internet e pubblicazioni. Secondo l’archeologo Francesco Cuteri l’associazione che è nata quasi per caso, «è una prospettiva di ricerca dove competenze diverse si mettono insieme per affrontare temi importanti». Nino Zumbo invece si è soffermato sull’interesse verso lo studio della civiltà contadina e rurale per cercare di recuperarne la cultura studiando i fenomeni dell’abbandono, degli spopolamenti e dell'emigrazione. Lo studioso Tonino Ceravolo che cura la nota rivista di cultura e bibliografia Rogerius, ha sottolineato alcuni aspetti storico-culturali e territoriali legati alle finalità dell'associazione. Infine è intervenuta Emanuela Guidoboni, storica autorevole, che da molti anni si occupa dello studio dei terremoti del passato a cui deve il legame con la Calabria e della quale ha evidenziato le notevoli peculiarità scientifiche, una regione costantemente sotto osservazione e oggetto di studio da numerosi e prestigiosi istituti di ricerca di tutto il mondo.