Da Calabria Ora del 14 marzo 2009

 

Il nuovo statuto accolto

con qualche “riserva”

di Nicola Pirone

SAN NICOLA DA CRISSA- Decine di persone si sono riunite giovedì nella chiesa parrocchiale di San Nicola Da Crissa, dove il parroco Domenico Muscari ha avuto l’onere di promulgare il nuovo decreto vescovile sulla regolamentazione delle confraternite. Tra i presenti, non potevano mancare i due priori delle confraternite, Domenico Galati per il Crocifisso e Tommaso Martino del Rosario. A San Nicola le congreghe hanno vita secolare, se si pensa che quella del Santissimo Crocifisso è stata fondata nel 1669 e per questo, con molta curiosità, la popolazione ha presenziato l’evento. La prima parte dello statuto emanato da monsignor Luigi Renzo, vescovo della diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea riporta il vero spirito sociale e cristiano che le confraternite dovrebbero attuare, così come riportato negli statuti di fondazione. Ma su un punto in particolare, però, si è accesa una dura discussione: l’articolo 6, dove si parla dell’iscrizione al sodalizio. In pratica la nuova legge, impone alle confraternite di non iscrivere i confratelli al di sotto dei 18 anni di età. Si può però iscrivere un nuovo confratello dopo i 14 anni come aspirante, e le domande devono essere presentate al priore per iscritto e poi deliberate dal consiglio direttivo. Questo ha suscitato molto scalpore, in quanto da sempre vengono iscritti bambini appena nati, a volte prima vengono registrati alla confraternita, poi al Comune. Tutto ciò, quindi, ora decade, si sarà confratelli solo una volta raggiunta la maggiore età, e da li si potrà godere di tutti i benefici spirituali. In molti hanno chiesto al parroco se i ragazzi non ancora diciottenni possono continuare a seguire i riti della confraternita, in particolare se presenziare le varie processioni con abito tradizionale. Questo il regolamento non l’impedisce e così, a parte l’iscrizione, rimane tutto invariato. Per quanto riguarda la composizione del consiglio direttivo, non potranno prenderne parte i responsabili dei partiti politici o di sindacati, e gli amministratori di enti locali. Ora sta alle confraternite attuare il nuovo regolamento che sicuramente, per un motivo o per l’altro, farà discutere.