Da Calabria Ora del 26 settembre 2009
Intervista al giovane astronomo Antonio La vecchia, emigrato sannicolese a Torino.
San Nicola, insieme per scrutare i pianeti
di Nicola Pirone
SAN
NICOLA DA CRISSA- L’Astronomia, una delle scienze più complesse della vita
dell’uomo. Una materia, che almeno in Italia raccoglie pochi appassionati, molti
dei quali si dedicano allo studio delle stelle e dell’universo che ci circonda
solo per hobby personale. Nella provincia di Vibo ci sono casi rari d’astronomi
o astronomifotografi che dedicano il proprio tempo alla ricerca di nuovi corpi
celesti. Una materia al limite, tra il reale e il fantastico, piena d’avventure.
Così, quasi per gioco un giovane emigrato sannicolese a Torino, Antonio
Lavecchia, ha deciso di scrutare il cielo. Da piccolo, si è dedicato agli studi
partendo con le illustrazioni che si trovano nei libri. Da li è maturata una
passione che ha prodotto numerose scoperte. Il primo strumento, un telescopio
modello Galileo gli ha permesso di osservare il satellite naturale della Terra,
la luna. Ma, durante l’osservazione lunare, in cielo ha scrutato qualcosa di
magico, guardato con gli occhi di un adolescente. Si trattava della
costellazione d’Orione e della sua nebulosa (nuvola di gas). Lavecchia, a
stretto contatto con Margherita Hack, famosa astrofisica e per anni direttrice
dell’osservatorio di Trieste, ha così deciso di approfondire meglio le ricerche
e attrezzandosi con un telescopio elettronico ha fotografato le bellezze che si
trovano nell’universo:<<Nel cielo- ha commentato- ci sono miriadi di stelle.
Tutte con una loro bellezza. In estate sono riuscito ad osservare la galassia
d’Andromeda e da li sono poi passato ai pianeti. L’astronomia- ha continuato- mi
ha sempre affascinato, poi osservare quanto ci ruota intorno ci fa sentire meno
soli nell’universo. Le cose più belle che ho visto sono le nebulose invernali e
la “testa di cavallo” d’Orione. I satelliti che ho potuto osservare mediante il
mio telescopio sono: Giove, Venere, Marte e Saturno, Mercurio per ora non mi è
stato possibile a causa della vicinanza al Sole>>. Per guardare un cielo
stellato si ha bisogno d’alcune caratteristiche tra luminosità e assenza di smog
e d’inquinamento luminoso:<< E’ più facile osservare da una zona di montagna, lì
l’aria è pulita ottima per gli avvistamenti>>. Il giovane sannicolese, in questi
anni insieme con un gruppo d’amici, cerca punti d’osservazione in tutto il Nord
Italia, ma rimanendo ben ancorato alle proprie origini ha deciso negli anni
scorsi di trovare un punto d’osservazione nella provincia di Vibo. <<Da San
Nicola, sono riuscito a scrutare l’eclissi solare del 1999. Qui l’aria è molto
pulita, si scorgono le stelle e i pianeti tipo Giove quasi ad occhio nudo. Il
prossimo obiettivo- ha concluso- sarà quello di fare conoscere a tutti gli
appassionati calabresi le bellezze dell’universo dando appuntamento alla
prossima estate, quando a San Nicola Da Crissa durante la “Notte bianca” nella
Festa degli emigrati dedicheremo uno spazio alle stelle, in concomitanza con la
Notte di San Lorenzo, che, come tutti sanno, non è più il 10 d’Agosto ma bensì
il 12>>.