Dal Quotidiano del 25 marzo 2009

 

 

Pizzo. L’iniziativa della Consulta di Pastorale Giovanile Diocesana della città napitina

Una Via Crucis di giovani e per i giovani

Alla manifestazione religiosa hanno preso parte oltre quattrocento persone

di ANNA MARIA PAGNOTTA

PIZZO - Un corteo di preghiera, oltre quattrocento candele accese, tantissimi giovani e profonda spiritualità. Questi gli elementi cardine della Via Crucis che si è svolta, nel pomeriggio di sabato scorso, nella città napitina. La partecipata iniziativa, realizzata dalla Consulta di Pastorale Giovanile Diocesana, guidata dal responsabile Don Domenico Muscari, è stata intrapresa con la collaborazione e l'appoggio dei tre parroci della città: padre Nicola Colao, don Antonio Gaccetta e padre Filippo Di Francia. Il rito religioso di commemorazione del Cristo sulla via della crocifissione ha visto partecipi, oltre ai tantissimi fedeli napitini, numerosissimi giovani della Consulta di Pastorale Giovanile Diocesana provenienti da Pizzo e dai paesi limitrofi: Capistrano, Filadelfia, Monterosso, Montesoro e San Nicola da Crissa. E proprio i giovani della Consulta, lungo il tragitto, hanno ricordato il drammatico epilogo della vita del Cristo portando a spalla una poderosa croce in legno lunga cinque metri e larga tre. Le meditazioni, partendo dalla Chiesa di San Rocco e San Francesco di Paola, sono proseguite lungo Corso S. Francesco e Corso Garibaldi. Attraversata Piazza della Repubblica la Via Crucis ha fatto quindi sosta presso la Chiesa di San Giorgio. Da qui la ha continuato in direzione “Spuntone”, scendendo dritto fino alla Marina, raggiungendo la Chiesa di Maria SS. Immacolata e San Ferdinando Re per concludersi, infine, con un momento di riflessione presso la località del quartiere Marina nota come “Pizza a Pundi”. Qui molto toccante è stata la cerimonia di consegna della croce lignea ai giovani di Capistrano che la porteranno nuovamente in Via Crucis sabato prossimo per le vie della loro cittadina. Nel manifestare l'unitarietà delle parrocchie e l'operatività della Consulta, il momento di preghiera ha rappresentato, altresì, la testimonianza concreta di una Chiesa attenta ai segni di cambiamento e ai bisogni spirituali delle generazioni. Le comunità parrocchiali, inoltre, già nell'annunciazione del rito di sabato scorso hanno rimarcato, anche a seguito delle polemiche che hanno vivacizzato la cronaca locale negli ultimi periodi, la propria fedeltà agli insegnamenti del magistero del Papa e dei vescovi invitando i fedeli «ad un rinnovato impegno nella conoscenza delle direttive ecclesiastiche al fine di evitare commenti inutili, inappropriati e non veritieri».