Addio Zivere
di Giuseppe Condello
Ieri il Paese non era il Solito. Aleggiava un’aria di Tristezza,di Sconforto,di Rassegnazione.
Un’altra giovane Vita aveva abbandonato la nostra rumorosa terra per approdare a lidi più cheti.
Era morto,dopo sofferenze atroci,ma per fortuna relativamente brevi, Pino Ingenuo,Pino Zivere per noi numerosi Amici.
Era morto per un male incurabile che aggredisce, per ironia della sorte,sempre di più le persone Buone e Pino era un Buono.
Mi riesce difficile ricordarlo nelle migliaia di sfaccettature del suo carattere, mi preme tuttavia sottolineare la sua instancabile , meticolosa, operosa Laboriosità e la sua benevola Umiltà.
Era diventato un nostro collaboratore fidato, uno che non ti diceva mai no, nemmeno nelle ore più strane, nei momenti più strani.
Magari borbottava con la sua voce roca, ma sempre in prima linea quando il bisogno lo richiedeva.
Ultimamente a causa del problema acqua insieme a Miro, Ciccio, Vittorio, ‘Mpare ‘Ntone Costa, Pasquale, facevamo una squadra fissa.
Era lui il Perno dell’organizzazione.
Di buon ora avvisava tutti sullo stato dell’arte ed ultimamente le parole erano sempre le stesse “Lu puzzu tira, ma ‘sti merda nde mandanu poco”.
Il Lavoro per lui era Tutto, anzi no.
Tutto dopo la Famiglia.
La Famiglia era la sua Vita: Maculata, Franco, Sara, Daniela erano il suo Orgoglio, la moglie Giovanna la sua Certezza.
Li nominava sempre con Fierezza e Soddisfazione.
Quante mangiate, quante bevute, quanti viaggi insieme Pino!
In questo tuo Ultimo cammino Noi Amici non potremo farti compagnia, sarai Solo.
Ti conforterà aver scoperto la Preghiera.
In quel letto di Ospedale, a Cosenza, dicesti a tua moglie “Non avevo mai pregato, ora lo sto facendo”.
Ne avrai tempo per farlo.
Prega Pino, non solo per te, ma anche per la tua Famiglia e per noi tutti. Ne abbiamo Necessità.
Addio Pino.
Ci mancherai.
Ci mancherà la tua fragorosa risata.
Ci mancherà il tuo proverbiale “Bravu Pascali” ai futuri inutili Comizi.
Addio Pino, Amico di tante Battaglie e Compagno di tante Bevute.