Da Calabria Ora del 13 agosto 2010
Alimentazione di ieri e di oggi
come cambiano le abitudini
di Nicola Pirone
SAN NICOLA DA CRISSA – Il mangiare sano e l’antica panificazione sannicolese sono stati al centro di un’importante discussione che si è svolta nei giorni scorsi nel piccolo centro delle Preserre in occasione della trentottesima edizione della Festa degli emigrati organizzata dal circolo Arci “La Scintilla”. Al dibattito introdotto dal presidente dell’Arci Vittorio Teti e coordinato dal giornalista Nicola Pirone ha preso parte anche l’imprenditore locale Alberto Imeneo. Ospite della serata direttamente dalla trasmissione Rai“La prova del cuoco” Sara Papa che ha dispensato consigli utili per la buona cucina. Ad aprire la serata è stato il presidente Teti, che dopo avere organizzato i presenti ha voluto fare il punto sull’alimentazione moderna, rapportata a quella di un tempo in un paese che vive di prodotti locali che sono serviti per lungo tempo a sfamare la popolazione locale, come il fagiolo sannicolese o suriaca russajanca e verdure varie, tutti prodotti della terra che contengono proteine e vitamine. La differenza del cibo rispetto a cinquant’anni fa si sente oltre che per il gusto anche per la salute delle persone e dalla piazza è partito l’ennesimo appello per riscoprire gli antichi sapori. L’imprenditore Imeneo, si è invece soffermato sugli acquisti nei vari store di prodotti utili per la ristorazione ed ha invitato le famiglie a comprare pochi prodotti ma buoni. Poi è stata Sara Papa a prendere la parola che dopo avere fatto un excursus storico sulla lievitazione del pane e i vari ingredienti da adoperare si è soffermata sulla sua lavorazione. Non potevano mancare i consigli della mamma, che le hanno permesso di raccogliere numerose ricette, alcune presentate a “La prova del cuoco” che hanno reso ancor più famoso il centro vibonese. Tra questi non poteva mancare il pane, alimento indispensabile per l’uomo e la sua sopravvivenza. Un alimento che ancora oggi a San Nicola come in altri paesi della Calabria, viene prodotto artigianalmente anche se con meno frequenza rispetto a mezzo secolo fa. Un tempo ogni famiglia possedeva farina di grano ed un forno, le donne risiedevano più tempo in casa e l’economia non ti permetteva di fare acquisti. Sara Papa, prima della chiusura ha voluto saggiare un anteprima del suo nuovo libro dedicato proprio al pane, spiegando i motivi che l’hanno spinto a pubblicarlo:<<c’erano delle ricette antiche che andavano perse e per conservare la memoria ho deciso di raccoglierle in un volume che sarà pubblicato a Settembre>>. Per promuovere il lievito madre che comunemente viene usato per la lavorazione del pane, il circolo Arci ha distribuito a tutti i presenti un pezzo già pronto per l’impasto. In chiusura la “Vrasciolata dello zio Sam”, una degustazione di polpette fritte a cura di Saverio Iozzo.