Da Calabria Ora del 13 luglio 2010
Gli emigrati sannicolesi a Saint Jean de Maurienne si preparano per la Grande boucle
Pronti a fare il tifo per i campioni del ciclismo italiano
di Nicola Pirone
SAN NICOLA DA CRISSA – Tredici maggio 2008, il Giro d’Italia, una delle più importanti corse ciclistiche presenti nel calendario del Pro-tour, per la prima volta passa da San Nicola da Crissa. Una data storica, che rimarrà impressa per sempre nella memoria dei cittadini del piccolo centro delle Pre-serre e di numerosi emigrati, soprattutto di coloro che vivono all’estero, che attraverso il canale satellitare di Raisport ed il sito internet www.sscrocifisso.vv.it hanno potuto assistere al passaggio della corsa rosa dal proprio paese d’origine. Quel giorno, in centinaia hanno assistito all’avvenimento incollati ai teleschermi ed ai monitor dei computer e nonostante ci fosse una distanza di migliaia di chilometri hanno voluto essere presenti lo stesso. Oggi le parti s’invertono, infatti, nella nona tappa del 97esimo Tour de France, la Grande boucle farà tappa a Saint-Jean-de-Maurienne, dove vive la seconda comunità più grande dopo Toronto di emigrati sannicolesi. Scenderanno tutti in strada, promettono, per incitare i corridori di casa nostra, perché nonostante la Francia li abbia accolti nel momento del bisogno, le proprie radici non si dimenticano ed il cuore batte sempre per il tricolore. Diciassette corridori e due squadre italiane, la Liquigas- Doimo e la Lampare-Farnese. Ivan Basso, Paolo Tiralongo, Alessandro Ballan, Mauro Santambrogio, Rinaldo Nocentini, Alessandro Petacchi, Damiano Cunego, Mauro Da Dalto, Francesco Gavazzi, Mirco Lorenzetto, Adriano Malori, Fabio Felline, Eros Capecchi, Francesco Bellotti, Daniel Oss, Manuel Quinziato ed il cosentino Francesco Reda vorranno regalare gioia e soddisfazioni, con un mix d’orgoglio, per coloro che con la bandiera italiana in mano scenderanno ad incitarli cercando di piazzare l’acuto giusto per aggiudicarsi la tappa. 204 chilometri, misura la tappa di oggi, con partenza da Morzine ed arrivo a Saint-Jean-de-Maurienne. Un percorso adatto alle fughe da lontano, ma con parecchie insidie con cinque gran premi della montagna tra cui spicca il Col de la Madeleine. Potrebbe essere questa la tappa adatta a corridori come Ivan Basso e Rinaldo Nocentini, due che hanno ben figurato in terra transalpina, ma anche Damiano Cunego ha buone possibilità, ma ciò che conta è che sia un italiano a tagliare per primo il traguardo. Il giorno successivo, proprio nel giorno di festa nazionale dei francesi, la decima tappa partirà da un altro centro dove vivono numerosi calabresi, Chambéry per poi concludersi a Gap, dopo 179 chilometri.