Dal Quotidiano del 2 novembre 2010
Esegue un intervento innovativo di cura dell’ipertensione
Nuovi traguardi per Pasceri
di DOMENICO MOBILIO
IL cardiologo Vincenzo Pasceri ha da poco concluso in Cina, riscuotendo notevole e unanimi apprezzamenti, un giro di conferenze cardiologiche tenute presso le Università di Pechino, Shanghai e GuangZhou, su invito delle organizzazioni cardiologiche della Repubblica Popolare Cinese. Al rientro ha eseguito a Roma un intervento innovativo per la cura della ipertensione arteriosa, intervenendo sulle arterie renali. La procedura di ablazione delle arterie renali, infatti, viene eseguita per la prima volta in Italia proprio da Vincenzo Pasceri e da Giulio Speciale presso il reparto di Emodinamica dell'ospedale San Filippo Neri. Come spiegato dallo stesso Pasceri, si tratta di un intervento che si esegue in anestesia locale con tecnica per cutanea (quindi non chirurgica) per applicare selettivamente delle radiofrequenze a livello delle arterie renali e bruciare così alcune terminazioni nervose che vanno al rene. Questo consente una modulazione del sistema nervoso e della funzione renale che porta ad una significativa riduzione della pressione arteriosa. Questa procedura, utilizzata in via sperimentale in Germania, viene adesso introdotta in Italia. Al momento questo tipo d'intervento è indicato per i soggetti con ipertensione grave non ben controllata dalla terapia medica (cioè pazienti che non riescono a raggiungere un buon controllo della pressione malgrado assumano più di 3-4 diversi farmaci). E' richiesto un ricovero di soli 2-3 giorni e la procedura ha un rischio di complicanze molto basso (in particolare non causa alcun danno alla funzione renale), mentre in oltre il 90% dei casi riesce ad ottenere una significativa riduzione della pressione arteriosa. Anche se difficilmente si riesce a guarire completamente dall'ipertensione, di solito dopo la procedura si ha un buon controllo della stessa e si può ridurre la terapia. Il costo della procedura al momento, ha precisato Pasceri, consente però l'esecuzione di non più di due casi al mese. Vincenzo Pasceri è nato a San Nicola da Crissa ed ha sempre mantenuto un forte legame con il territorio vibonese dove quando è libero dagli impegni professionali e dalle sue ricerche rientra spesso per brevi soggiorni. Vice coordinatore nazionale dellaSic (Società italiana di cardiologia), opera da diversi anni presso l'ospedale San Filippo Neri di Roma, ove ricopre la carica di viceprimario dell'Uoc Emodinamica del Dipartimento Cardiovascolare. Più volte ci siamo occupati di questo giovane scienziato che onora la sua terra, ma riteniamo che con i suoi studi, le sue ricerche possa arrivare a traguardi importanti rivolti a lenire le sofferenze umane in uno dei settori della medicina, quale quello cardiocircolatorio.