La “restanza” nel libro dell’etnologo calabrese Vito Teti “Pietre di pane”
Castrovillari (CS) - Giovedì 26 maggio 2011, alle ore 10.00 presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Castrovillari, l’etnologo calabrese Vito Teti, Ordinario nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, Direttore del Centro di Antropologie e Letterature del Mediterraneo, presenterà il suo ultimo libro“Pietre di pane” per le edizioni Quodlibet.
Il
famoso etnologo sarà accolto da numerosi studenti, dalla Dirigente F. E.
Guarnieri, dal sindaco della città di Castrovillari F. Blaiotta e dall’Ispettore
Scolastico Regionale L. Troccoli. La manifestazione organizzata dall’Istituto
“Calvosa- Pitagora” è aperta a tutta la cittadinanza, agli operatori culturali e
agli Amministratori degli Enti locali e zonali.
Il prof. Teti, dopo aver analizzato, nel corso dei suoi studi, le tematiche
dello spopolamento delle zone interne della Calabria (Il senso dei luoghi),
l’emigrazione e i pregiudizi versi ‘i meridionali’ (La razza maledetta), le
ritualità sull’alimentazione e sull’acqua (Il pane, la beffa e la festa – Il
colore del cibo- Mangiare meridiano- Storia dell’acqua. Mondi materiali e
universi simbolici), con quest’ultimo lavoro ricostruisce la complessità della
“restanza” come altra faccia, non antitetica, dell’erranza e del nomadismo. Gli
interrogativi comuni a tanti giovani del Sud quali “che ci faccio qui?”, il
ritorno a casa, la nostalgia del paese, lo spaesamento geografico ed
antropologico nei nord del mondo di migliaia di calabresi, saranno tanti spunti
di riflessione per l’etnologo Teti e i partecipanti all’evento. Questa volta,
con “Pietre di pane” l’etnologo Teti, mette la lente di ingrandimento sul suo
cuore, sulla sua biografia e il vissuto trasformandosi da acuto ‘viaggiatore’ ad
abitante delle sue Indie, rappresentate da un’accidentata geografia atopica.