Caro Nicola,

Come ti avevo promesso ecco una breve sintesi della manifestazione organizzata dall’associazione “Gianni De Luca” per la presentazione del libro Pietre di pane -Un’antropologia del restare scritto dal prof. Vito Teti ordinario della cattedra di Etnologia dell’Università della Calabria.

E’ un libro che consiglierei a tutti voi che vivete in Canada perché è ambientato tra Toronto e San Nicola da Crissa (la comunità di San Nicola e molto numerosa nella zona dell’Ontario). Parla della difficoltà di vivere nei nostri piccoli paesi oramai abbandonati ed allo stesso tempo fa vedere, come la prima generazione emigrata in Canada abbia cercato in tutti i modi di ricostruire, in terra straniera, il proprio paese, con tradizioni e manifestazioni, in cui certamente anche la comunità gagliatese si potrà riconoscere. La lettura del libro mi ha emozionato poiché sembra essere scritto a Gagliato, cambiano i personaggi ma la struggente malinconia è la stessa.

La presentazione si è svolta il 10 di aprile all’interno della Pizzeria Ristorante “Galatos” e dopo una mia breve introduzione c’è stato un intervento del prof. Vito Pirruccio, gagliatese, che ha commosso tutti i partecipanti in quanto, con l’input del libro, ha richiamato una parte della storia del nostro paese, con le sue consuetudini, i suoi tipici personaggi (sampavularu, coddararu, ecc) e la malinconia di un tempo che non c’è più.

Il libro è stato stampato alla fine di febbraio del 2011 è la data di Gagliato è la prima uscita ufficiale e di questo, io e la mia associazione ne andiamo orgogliosi. Il libro, inoltre, verrà presentato alla “Salone del libro di Torino” la fiera per eccellenza dei più importanti scrittori internazionali. Il prof. Teti uno dei più importanti antropologi del meridione, originario di San Nicola da Crissa, è molte volte venuto a Toronto (molto conosciuto nella sua comunità) dove ha prodotto un documentario per la RAI.

La partecipazione della gente è stata numerosa e questo ci fa ben sperare per il prosieguo delle nostre attività culturali.

A conclusione di quanto riportato, il mio augurio è che la comunità gagliatese in Canada faccia sentire, di più, la sua voce sul tuo sito e attraverso il tuo importante lavoro si possa costruire l’intera comunità dei gagliatesi, anche se solo in un luogo virtuale. Come più volte ripetuto noi abbiamo bisogno di costruire legami più solidi con voi che vivete nel Canada così come voi avete bisogno di comunicare con noi che siamo rimasti, per tenere viva una comunità, non solo nei ricordi.

Un abbraccio a te e a tutti i nostri compaesani con la speranza che tra un po’ di anni si possa parlare della Gagliato del futuro e non solo di quella che è stata.