19 aprile 2005 – Ecco il nostro nuovo Papa.
Joseph Ratzinger, tedesco della Baviera, 78
anni, finora custode della dottrina cattolica e che nel ruolo di papa potrebbe
riservare qualche sorpresa, e' stato eletto al quarto scrutinio, dopo un giorno
e mezzo di conclave. La notizia dell'elezione del successore di Giovanni Paolo
II e' stata data al mondo alle 17,50, con la fumata bianca. Pochi minuti dopo le
campane di san Pietro hanno suonato a festa e la gente in piazza ha cominciato
ad applaudire. Con il passare dei minuti l'emiciclo berniniano, piazza Pio XII e
via della Conciliazione hanno cominciato ad affollarsi di migliaia di persone.
Mentre cresceva l'attesa per conoscere il nome del nuovo Papa e quando alle
18,40 si sono aperte le finestre della loggia delle benedizioni e si e'
affacciato il protodiacono Jorge Medina Estevez, incaricato di annunciare al
mondo il nome del successore di Pietro, si e' fatto silenzio.
Il cardinale cileno ha rivolto il ''cari fratelli e sorelle'' prima in italiano, poi in spagnolo, francese, tedesco, inglese. Ha poi pronunciato la frase in latino ''Annuntio (invece del consueto 'nuntio', ndr) vobis gaudium magno, habemus papam..'' e quando alle 18,43 ha pronunciato il nome Iosephum, ancora prima di sentire il cognome, si e' capito che la scelta dei cardinali elettori era caduta sul porporato bavarese, l'unico insieme al card. Baum ad essere stato creato da Paolo VI e ad avere gia' avuto l'esperienza dei due conclavi del '78. Il protodiacono ha annunciato il nome scelto da Ratzinger, Benedetto XVI. L'ultimo Benedetto della storia dei papi, il genovese Giacomo Della Chiesa, aveva regnato dal 1914 al 1922, quindi negli anni cupi della prima guerra mondiale, che aveva condannato davanti al mondo come ''inutile strage''.
Dopo l'annuncio al mondo, le guardie svizzere si sono schierate in piazza in formazione d'onore e alle 18,50 Ratzinger si e' affacciato, sorridente e benedicente. Dietro di lui l'obiettivo del fotografo dell'Osservatore romano Arturo Mari, alla sua destra il cardinale Angelo Sodano e mons. Francesco Camaldo, uno dei cerimonieri, alla sua sinistra il cerimoniere pontificio Piero Marini e ancora oltre il cardinale Medina. ''Cari fratelli e sorelle'' ha esordito il neopapa, subito interrotto da un applauso, ''dopo il grande papa Giovanni Paolo II (altro applauso) i signori cardinali hanno eletto me, un semplice umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere''. Ripreso fiato dopo un applauso, Ratzinger ha aggiunto: ''Nella gioia del Signore risorto, fiduciosi nel suo aiuto permanente, andiamo avanti, il Signore ci aiutera' e Maria sua santissima madre sara' dalla nostra parte. Grazie''.
Benedetto XVI ha poi pronunciato la benedizione Urbi et Orbi in latino, con l'annuncio dell'indulgenza plenaria. Si e' quindi trattenuto alcuni minuti alla loggia delle benedizioni, mentre in piazza san Pietro, ormai affollata da decine di migliaia di persone, i carabinieri suonavano gli inni vaticano e italiano. Dopo che il neoeletto ha lasciato la loggia, i cardinali si sono affollati sulla balaustra a guardare la folla. Finalmente sorridenti dopo i giorni di tensione seguiti alla morte del Papa e al difficile compito di trovare un successore alla sua altezza, si sono visti, tra gli altri, Moussa Daoud, Justin Rigali, Salvatore De Giorgi, Severino Poletto e Joseph Glemp.