Dal Quotidiano del 29 aprile 2006

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San Nicola da Crissa. Lo ha annunciato nel corso di un incontro il sindaco Pasquale Fera
Cri, a breve l'inaugurazione della sede
L'iniziativa nasce da una situazione di profondo disagio


SAN NICOLA DA CRISSA - Sarà creata a breve una sezione della Croce Rossa Italiana. E' quanto emerso dall'incontro di sensibilizzazione sul volontariato organizzato dall'amministrazione comunale in seguito a degli episodi di difficoltà di due anziani cittadini del paese. L'iniziativa, nasce dunque da una situazione di profondo disagio vissuta da un anziano signore che doveva recarsi in ospedale per sottoporsi a dialisi, ma essendo solo e non autosufficiente, ha usufruito dell'aiuto dei volontari della Croce Rossa arrivati da Serra San Bruno che hanno sopperito anche alla difficoltà logistica di trasporto dell'anziano residente peraltro in una via non accessibile all'ambulanza. «Paradossalmente - denuncia il sindaco Pasquale Fera aprendo l'incontro - i veri problemi cominciano proprio nel momento in cui l'anziano viene ricoverato in ospedale. Infatti, in seguito alla mia successiva visita presso il nosocomio serrese, proprio per sincerarmi delle condizioni del nostro paesano - continua il primo cittadino - mi si palesa davanti una situazione di abbandono e di profonda tristezza che non mi sarei mai immaginato di trovare in un luogo come l'ospedale che al contrario, dovrebbe essere luogo di sollievo della sofferenza».
Il sindaco racconta infatti di aver trovato in una situazione veramente scandalosa, non solo l'anziano ma, ironia della sorte, anche un altro signore ricoverato nella stessa stanza, anch'egli di San Nicola, e di aver chiesto spiegazioni a infermieri ed ausiliari, che dovrebbero essere deputati ad offrire oltre alla loro professionalità, anche conforto e aiuto in virtù della missione che svolgono, del perché di quel pietoso stato di cose. Ma anziché ricevere spiegazioni, il primo cittadino, denuncia di essere stato aggredito verbalmente dal personale sanitario che si è giustificato della situazione lamentando la mancanza di personale e addirittura rimproverando il sindaco di non aver mandato nessuno dal suo comune a prendersi cura dei degenti, assolutamente non autosufficienti. Da ciò la necessità di promuovere un'iniziativa per cercare di far capire l'importanza del volontariato per aiutare chi soffre, chi ha bisogno di aiuto e cercare di evitare che in futuro si possano rivivere situazioni del genere. L'incontro di sensibilizzazione ha visto la partecipazione del presidente del comitato provinciale Maria Salvia, che ha preso pubblicamente l'impegno di provvedere alla cura dei due anziani con volontari della Croce Rossa, e ha voluto far conoscere meglio il movimento illustrando come questa operi nel campo dell'aiuto umanitario sulla base di sette principi fondamentali comuni: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità. E' stato sottolineato come questo organismo non si occupa solo del soccorso, prettamente detto, ma interviene in tutti i campi in cui ci sia bisogno e sofferenza, partendo proprio dalle situazioni locali. La Croce Rossa non intende la pace esclusivamente come semplice assenza di guerra bensì come un processo dinamico di cooperazione tra tutti gli Stati e i popoli, che si fondi sul rispetto della libertà, dell'indipendenza, della sovranità nazionale, dell'uguaglianza, dei diritti dell'uomo, e su una giusta ed equa ripartizione delle risorse destinate a soddisfare i bisogni dei popoli. La Croce Rossa agisce, anche in tempo di conflitto armato, essa pone la sua struttura al servizio della collettività senza appoggiare o favorire gli interessi di alcuno Stato in particolare. È questa la garanzia perché essa ottenga la fiducia da parte di tutti.
Più di cento anni di storia, di solidarietà, di sacrificio, di abnegazione, di servizio all'umanità che sono stati brevemente raccontati in un cortometraggio proiettato nella sala dall'ispettore Nocera, e dal quale si è visto come lavora la CRI e come lo scopo dell'organizzazione è quello di dotarsi di persone operative che possano sostenere le carenze socio-sanitarie con un sguardo fisso al mondo. Sono state infine presentate le diverse componenti, Corpo Militare, infermiere volontarie, volontari del soccorso, comitato femminile, pionieri e donatori di sangue, e per ognuna sono stati indicati i caratteri distintivi basati sulle peculiarità dell'obiettivo che si prefiggono. L'impegno che il sindaco chiede ai cittadini sannicolesi è che tutte le istituzioni, dal comune alla chiesa, alle associazioni, collaborino attivamente affinché si diffonda la cultura del volontariato per poter fare qualcosa di utile per l'intera comunità.

Maria Florio